Giorno Memoria, 'stazione dolore' Servigliano sarà monumento

Marche

Campo prigionia ebrei, prigionieri, esuli è diventato Parco Pace

(ANSA) - SERVIGLIANO (FERMO), 26 GEN - "I tedeschi facevano paura. Avevo solo 5 anni, ma ricordo bene le guardie e i prigionieri, li vedevo dalle finestre di casa". A raccontare all'ANSA, alla vigilia del Giorno della Memoria, quello che era il campo di prigionia di Servigliano, paese di 2.200 abitanti in provincia di Fermo, è Vittorio Seri, 84 anni. "Anche se ero bambino, certe cose restano impresse nella mente, come quando un tedesco ammazzò un ebreo in mezzo a un campo di grano". Storie e ricordi che sono custoditi nella Casa della Memoria, la cui sede è stata realizzata in quella che il presidente Giordano Viozzi chiama "la stazione del dolore": "I prigionieri arrivavano a Servigliano con i treni che facevano scalo proprio in questa stazione, con il binario che passava a cinque metri dal campo di internamento". Oggi il campo, di cui restano il muro perimetrale e alcuni manufatti, è un attrezzato parco giochi ribattezzato "Parco della Pace". Costruito per i prigionieri austroungarici durante la Prima Guerra Mondiale, ci sono stati rinchiusi i soldati angloamericani durante la Seconda ed è stato campo di concentramento dal 1943 al 1944 per ebrei in attesa di deportazione, infine centro di accoglienza per profughi istriani fino al 1955. In Parlamento è stato avviato l'iter legislativo per farlo diventare monumento nazionale, grazie anche all'interessamento della senatrice a vita Liliana Segre e del senatore fermano Francesco Verducci. Una targa ricorda i 31 ebrei che "furono deportati nell'abisso dei lager tedeschi. Solo 3 sopravvissero alle barbarie nazifascista". (ANSA).
   

Ancona: I più letti