Covid: Ricci, vaccino e fondi Ue per ripartenza economia

Marche

Conferenza Cna Pesaro Urbino, in 10 anni -8,4% imprese Marche

   "Finché ci sarà il Covid-19 non ci sarà ripresa economica. La vera sfida è sconfiggere il virus, nei prossimi sei mesi ci giochiamo tutto". Così il sindaco di Pesaro Matteo Ricci interviene all'annuale conferenza stampa della Cna, ospitata da Cantiere Rossini. Presenti anche il vicepresidente della Giunta regionale, Mirco Carloni e il presidente della Camera di Commercio delle Marche, Gino Sabatini. Tema, il rilancio economico e futuro del nostro territorio. La crisi ha colpito pesantemente portando indietro il livello economico: -8,4% imprese rispetto al 2010; -9,4% a Pesaro Urbino e -11,4% a Fermo.
    La ripresa dell'economia dipenderà dalla sconfitta del virus.
    "Il tema del 2021 sarà proprio questo: - ha detto Ricci - le tempistiche e chi, prima di altri, raggiungerà l'immunità di gregge"; un elemento di competitività che necessità di due sfide, "distribuzione efficace e veloce da parte del governo e far sì che gli italiani si vaccinino per sconfiggere il virus e ripartire. Se le persone si vaccineranno in tempi lunghi - ha avvertito il sindaco - avremo un impatto devastante dal punto di vista della competitività geopolitica. Il primo semestre del 2021 si giocherà su questo aspetto". "Da non perdere saranno anche le grandi opportunità che arrivano dall'Europa, ma servono idee e progetti. - ha detto ancora Ricci - Come Comuni stiamo portando avanti una battaglia: l'anticipo che arriverà in questo anno nelle casse dei Comuni. Ci impegniamo a mettere in campo progetti cantierabili per il 2021, per far sì che i 21miliardi che arriveranno subito possano ricadere nell'economia locale".
    Nel 2020 la frenata in provincia di nuove imprese - 23,7% (-42 aziende commercio, -745 agricoltura, -31 manifatturiere).
    Tra i pochi settori in crescita trasporti e magazzinaggio (+6 imprese). Male l'export -13,2%. "Tanti i settori in difficoltà: - ha ricordato il presidente Cna Pesaro Urbino, Alberto Barilari - la manifattura in generale (tessile, mobile e meccanica); ma anche i servizi: commercio, turismo e ristorazione. E poi autoriparazioni, servizi alla persona. Pesantissimo il quadro per il settore cultura e per le imprese dello spettacolo: teatri, cinema, produzioni". (ANSA).
   

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