Terremoto: impianti sci Ussita al collaudo, ma incertezza covid

Marche

E c'è anche nodo gestione

(ANSA) - USSITA (MACERATA), 19 NOV - I primi due impianti di risalita di Frontignano - le seggiovie quadriposto lo "Schiancio-Le Saliere" e "Pian dell'Arco-Belvedere" - dopo 4 anni dal sisma sono stati recuperati e ora sono soltanto in attesa dei collaudi da parte dell'Ustif-Ufficio speciale trasporti a impianti fissi. Ma sulla loro riapertura, in vista della stagione invernale, incombe l'emergenza Covid e tutta una parte amministrativa legata alla gestione stessa degli impianti.
    "La pandemia è il problema principale - spiega all'ANSA il sindaco di Ussita, Silvia Bernardini - ma stiamo lavorando per risolvere anche il nodo di chi si occuperà, appunto, della gestione degli impianti, visto che la società Sibillini non esiste più. Al momento - aggiunge - la soluzione è che ad occuparsene sarà direttamente il Comune, poi in futuro vedremo se trovare altre soluzioni". "Il nostro obiettivo, coronavirus permettendo, sarebbe di poter riaprire questo inverno, anche se le cose da sistemare sono molte, come ad esempio ripulire le piste da sci, in questi 4 anni post terremoto sono state lasciate a se stesse", dice ancora il sindaco. "Intanto l'emergenza Covid sta rallentando le operazioni di collaudo", racconta, invece, Marco Rinaldi che è il direttore di esercizio degli impianti di Frontignano e Monte Prata. Per quest'ultima stazione, Rinaldi fa sapere che da lunedì prossimo, 23 novembre, inizieranno i lavori alla parte meccanica della seggiovia Valle dell'Angelo-Monte Prata da parte dei tecnici della Doppelmayr Italia. "In 2 settimane - spiega Rinaldi - saranno conclusi e anche questo impianto sarà a disposizione degli amanti della montagna". Ovviamente sempre covid permettendo. (ANSA).
   

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