Falcucci (Castelsantangelo Nera), aiuti diretti per sopravvivere
"Vivere da 4 anni tra le macerie del terremoto e il pericolo del Covid è come abitare dentro l'ultima riserva a rischio estinzione. Ci sentiamo come gli indios d'Amazzonia". Così Mauro Falcucci, sindaco di Castelsantangelo sul Nera, borgo in provincia di Macerata raso al suolo dal sisma, commenta la seconda ondata della pandemia che da oggi ha portato le Marche da "gialle" a regione "arancione" nella lotta al virus. "La nostra comunità, - aggiunge - composta per lo più da persone anziane, va ancora più protetta dal coronavirus. Vivere nelle casette Sae è più che mai difficile perché il distanziamento abitativo e quindi sociale diventa complicato ed è per questo che raccomando la massima attenzione e chiedo che dallo Stato possano arrivare subito quei ristori per alleviare le sofferenze del momento di imprenditori, commercianti e cittadini".
"Per ora e incrocio le dita per il futuro, siamo un paese Covid free e dobbiamo fare di tutto per restarlo - sottolinea il sindaco - Solo adottando tutte le precauzioni potremo garantire un futuro al paese e alla sua gente". "Il terremoto e le lungaggini della ricostruzione ci hanno piegato; la pandemia, se dovesse attaccarci, ci spezzerebbe - evidenzia Falcucci -. Ed è per questo che chiedo protezione, anche attraverso aiuti diretti dal governo - conclude - che permettano ai miei cittadini di sopravvivere alla spaventosa crisi per poi ricostruirsi un domani qui, nella nostra montagna". (ANSA).