Grano: campagna record nelle Marche

Marche

Oltre 4,5 mln quintali in regione, una crescita tra 10 e 15%

(ANSA) - JESI, 04 LUG - "Sarà una campagna da record quest'anno per il grano duro delle Marche, con una eccellente produzione sia per quantità che per qualità, come da tempo non se ne registrava. Bisogna tornare al 2012 per vedere un peso specifico della granella così elevato, unitamente a parametri organolettici che esaltano le caratteristiche di un cereale destinato all'industria e a tanti pastifici artigianali". Parole di Andrea Novelli, direttore del Consorzio Agrario di Ancona, realtà leader in regione con 4.000 aziende agricole conferenti e 30 centri di raccolta. Il Consorzio, che ha sede a Jesi, stima quest'anno una produzione superiore ai 4,5 milioni di quintali, in crescita del 10%-15%, che rafforza le Marche come terzo granaio d'Italia dopo Puglia e Sicilia. Interessati complessivamente 120mila ettari in tutta la regione, con produzioni che si attestano sui 70 quintali ad ettaro in tutta la fascia costiera fino alle colline. Positivo l'andamento del grano tenero, a servizio di filiere locali, con circa 300mila quintali in tutta la regione. Buone notizie anche sul fronte della remunerazione: il prezzo del grano, risalito nella seconda metà del 2019, si mantiene - spiega Novelli - "su livelli molto interessanti a causa delle scarse produzioni registrate in Puglia come anche nel nord Italia. Siamo vicini ad una quotazione di 30 euro al quintale, oltre il 50% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con piena soddisfazione delle aziende agricole". "L'auspicio - afferma il presidente del Consorzio Agrario, Alessandro Alessandrini - è che i risultati di questa campagna favoriscano l'indirizzo di politiche agricole regionali indirizzate a puntare ad una logistica di filiera. La coltura del grano interessa un'azienda agricola su due e che ha assoluta necessità di superare la grande frammentazione oggi presente nell'offerta, fattore che ne limita fortemente l'appetibilità da parte delle principali aziende italiane e internazionali della pasta". (ANSA).
   

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