Marche non chiedono sogni, ma certezze
(ANSA) - ANCONA, 20 GIU - "La presentazione del candidato della sinistra alle prossime regionali è stata teatro di una grottesca sceneggiata. Mangialardi si è cucito addosso la parte di figlio ingrato che si vergogna della famiglia-Pd, ma che, al contempo, non disdegna i voti della sua nomenklatura, senza i quali l'ago della bilancia elettorale del sindaco senigalliese non si smuoverebbe di una tacca". Così in una nota l'on.
Riccardo Marchetti, commissario della Lega Marche, che accusa il candidato governaaore del centrosinistra di tentare di "spacciare per logiche spartitorie le riflessioni del centrodestra sul candidato migliore per le Marche". "Mangialardi - insiste Marchetti - elenca propositi che rasentano il velleitarismo. Le Marche non chiedono sogni ma certezze, specie ora che, da modello industriale, rischiano di diventare une emblema di come l'economia, sotto i colpi della crisi bancaria, finanziaria e sanitaria possa regredire a livelli pre-bellici".
(ANSA).