Fase 2: Ncc e bus privati 'dimenticati, rischio fallimento'

Marche
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Presidio davanti alla Regione

(ANSA) - ANCONA, 03 GIU - Una cinquantina di rappresentanti delle aziende di trasporto di auto e bus privati delle Marche hanno manifestato oggi davanti alla sede della Regione ad Ancona, in contemporanea con altre città italiane, per chiedere interventi di sostegno alla categoria, messa in ginocchio dalla pandemia. Invocando l'intervento del governatore Ceriscioli al grido di 'falliamo se i fondi non otteniamo', ed esibendo uno striscione con la scritta 'bus turistici disastrati dallo Stato', hanno denunciato di essere stati "dimenticati dalle istituzioni" e di rischiare la chiusura. "Il Governo - hanno detto Laura Bassano e Stefano Mignani, titolari di due delle 300 aziende marchigiane del settore, per un totale di circa 30mila addetti - ha stanziato 120 milioni per i monopattini e mezzo miliardo per il trasporto pubblico di linea, ma non un euro per quello delle auto e dei bus privati con conducente, a parte i 600 euro ad aprile, che non sono arrivati neanche a tutti. Non chiediamo interventi assistenziali, ma di lavorare". (ANSA).
   

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