Lorenza 'pane come atto d'amore per far ripartire città'
(ANSA) - ASCOLI PICENO, 13 FEB - "Il pane come atto di amore nei confronti della mia città, che vedo svuotarsi ogni anno di più, per dimostrare con coraggio che restare e costruire si può e che dalle conseguenze del terremoto ci si può rialzare". Nella centralissima piazza Arringo ad Ascoli Piceno sorge un panificio, all'interno di un edificio un tempo inagibile a seguito del sisma. Lorenza Roiati, 33 anni, ha deciso di realizzare qui il suo sogno: aprire un laboratorio nel palazzo di famiglia, in cui è nata e cresciuta, e che ha lasciato per studiare Chimica all'Università La Sapienza di Roma. Il panificio "L'assalto ai forni" si trova in un locale di 22 metri quadrati e con Lorenza c'è il fidanzato Lorenzo, architetto, anche lui ascolano. "Abbiamo voluto dare vita ad uno spazio in cui le persone si possono incontrare per la spesa quotidiana e far riscoprire e riaccendere l'attenzione per un mestiere artigiano antico, eppure innovativo, quello del panettiere - spiega Lorenza"."La Fondazione Sgariglia Dalmonte ci ha supportati - aggiunge -, concedendoci un finanziamento per i macchinari, la ristrutturazione e le spese di avviamento".
Conseguita la laurea triennale, la giovane imprenditrice ha deciso che la sua strada sarebbe stata un'altra: ha cominciato come cuoca a Milano, entrando in contatto con i prodotti lievitati a pasta madre. È stata subito passione per i lievitati e da quel momento ha lavorato per alcuni dei maestri del settore come Davide Longoni, Adriano del Mastro, Gabriele Bonci a Roma.
Ogni mattina Lorenza panifica, utilizzando esclusivamente pasta madre e farine integre prodotte da piccole aziende che lavorano in regime di agricoltura biologica e macinano a pietra naturale.
"Privilegio le vecchie varietà di grano autoctone non ibridate - racconta -, ma sul bancone non mancano pani fatto con segale, grano saraceno e mais, oltre a tanti con verdura, cioccolato, semi, frutta secca. Ho fatto mia l'esperienza di lavoro da Bonci producendo la pizza in pala alla romana, ad alta idratazione e ben lievitata, con verdure, formaggi e salumi provenienti per lo più da piccole aziende locali, presenti nostro meraviglioso Appennino resistente".