Soffocò figlio a Cupramontana. Verrà incaricato prof. Ariatti
La Corte d'appello di Ancona ha disposto una nuova perizia psichiatrica su Besart Imeri, 26enne di origine macedone, già riconosciuto seminfermo di mente in primo grado, che il 4 gennaio 2018 uccise il figlio di cinque anni, soffocandolo, a Cupramontana nell'hinterland anconetano. L'uomo, difeso dall'avv. Raffaele Sebastianelli, era stato condannato in primo grado a 12 anni di carcere in abbreviato con l'attenuante prevalente sulle aggravanti. La nuova perizia verrà eseguita dal prof. Renato Ariatti al quale l'incarico verrà affidato il prossimo 16 luglio. Per la difesa, Imeri sarebbe stato completamente incapace d'intendere e di volere, in preda a un episodio psicotico depressivo di delirio mistico. L'imputato, ora in carcere, aveva parlato di una forza sovrannaturale che lo avrebbe spinto a uccidere il figlio: erano usciti di casa insieme e aveva fatto salire il bimbo in auto dicendo che doveva andare a comprare le sigarette. Fuori dell'abitazione lo aveva soffocato sul sedile posteriore della sua auto.