Iniziativa amministrazione penitenziaria, Regione e Assam
Coltivare la terra, prendersi cura di piantine e piante vere e proprie può contribuire a tenere impegnati detenuti e regalare loro una situazione che li fa sentire più liberi. Quello di Ascoli Piceno è il secondo carcere delle Marche che si dota di un orto sociale. Tutto è nato dalla collaborazione avviata nel 2008 e rinnovata nel 2017 fra Provveditorato regionale Amministrazione penitenziaria, Regione Marche e Assam. "La scintilla è stata la critica di un detenuto che fa ci rimproverò di fare poco per chi sconta pene in carcere e allora con la direttrice di Marino del Tronto abbiamo buttato giù il progetto" ha detto la vice presidente della Regione Marche Anna Casini. Il terreno all'interno del carcere di Marino è stato studiato dai tecnici dell'Assam che hanno deciso di far piantare insalata, cicoria, bietole, cipolla dorata, oltre a oliva tenera ascolana, lea, carboncella, sargano di Fermo: tutte biodiversità del territorio. Per il momento sono quattro i detenuti che si occupano dell'orto.