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Dissesto doloso e rischio idrogeologico, l'inchiesta di SkyTG24. VIDEO

Ambiente

Le telecamere di Sky TG24 sono tornate nei luoghi colpiti dalle calamità naturali, per verificare a che punto è la messa in sicurezza. IL REPORTAGE INTEGRALELO SPECIALE 

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Frane, crolli, inondazioni. L’Italia è un territorio a forte rischio idrogeologico, ma sembra accorgersene soltanto al momento dei disastri causati dal maltempo. Per questo motivo, da tempo, Sky TG24 HD si occupa del tema, grazie allo speciale “Dissesto doloso”.

L’inchiesta “Dissesto doloso”

Con il Direttore Sarah Varetto, le telecamere di Sky TG24 hanno compiuto un nuovo viaggio nei luoghi martoriati dai disastri naturali e sono tornate in quei territori dove avevano documentato inadempienze e problemi per vedere se a distanza di tempo siano stati risolti. Lo speciale restituisce la fotografia di un’Italia ancora fragile, in cui le istituzioni, tra fondi bloccati, scarichi di responsabilità e rimbalzi di competenze, non riescono ad intervenire tempestivamente. I reportage, a cura di Alessandro Marenzi e Andrea Bignami, sono stati realizzati da Tonia Cartolano, Laura Ceccherini, Francesca Cersosimo, Manuela Iatì e Carlo Imbimbo.

Reportage da Liguria, Calabria, Sicilia, Sardegna e Lombardia

Il nuovo viaggio di “Dissesto doloso” attraversa cinque Regioni. Parte da Genova, in Liguria, dove il torrente Bisagno scorre sotto la città, pronto a esondare in caso di forti piogge, mentre i lavori al canale scolmatore sono praticamente fermi.

Si prosegue in Calabria, dove uno stabilimento balneare regolarmente autorizzato sorge sulla foce di un torrente a secco e a Scilla il letto di un corso d’acqua è stato asfaltato e trasformato in una via. 
Poi ancora a Olbia, dove a quattro anni dall’alluvione i lavori di messa in sicurezza non procedono, nonostante i fondi siano già stati stanziati, perché Regione e Comune non sono d’accordo su come utilizzarli.
Il reportage continua a Boccadifalco, frazione di Palermo, dove un intero quartiere è stato costruito all’interno di un canale.
Infine in Lombardia, dove il fiume Seveso minaccia ancora Milano con una media di tre esondazioni all’anno, ma i lavori non partono.
E ci sono anche edifici pubblici fuori norma o a rischio