Bonsai, tutti i consigli per curarli al meglio

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I bonsai sono piante che non richiedono annaffiature eccessive (foto: archivio Getty Images)

Questi alberi in miniatura sono molto delicati e richiedono grande attenzione. Ecco le indicazioni principali e gli aspetti da tenere sotto controllo per una crescita rigogliosa

I bonsai sono alberi in miniatura di origine molto antica. La cura di queste piante, che richiede grande attenzione e delicatezza, è diventata nel tempo una vera e propria arte. Dall'innaffiatura all'esposizione, passando per la concimazione, ecco alcuni consigli per prendersene cura al meglio.

La scelta del terriccio

Quando si sceglie il terriccio per la collocazione del proprio bonsai, bisogna tenere conto di tre fattori: la capacità drenante, la ritenzione idrica e una buona aerazione. Le sostanze che più assecondano queste esigenze sono il compost organico da vaso, la ghiaia fine, la pomice, il lapillo e l'akadama, una componente argillosa di origine vulcanica. Un terriccio poco aerato e scarsamente drenante, infatti, rischia di causare malattie alla pianta o di farla marcire.

Come nutrire i bonsai

Essendo alberi in miniatura contenuti in piccoli vasi, le radici dei bonsai non si estendono a sufficienza per nutrirsi autonomamente come accade per le piante con caratteristiche diverse. Per questa ragione è necessario un supporto esterno attraverso la concimazione. I tre elementi che proprio non possono mancare nella "dieta" di un bonsai sono il fosforo e il potassio, necessari per fioritura e maturazione dei frutti, e l'azoto, per la crescita vegetativa. Una buona fonte naturale di potassio per il terriccio è la cenere, utilizzabile in particolare durante il periodo autunnale.

L'importanza dell'esposizione

La regola aurea per la maggior parte degli alberi, e quindi anche per i bonsai, è una buona esposizione alla luce che favorisca la fotosintesi. Vale sia per i bonsai da esterno che per quelli da interno, per i quali è necessaria una collocazione in luoghi molto luminosi. Un'altra variabile nella cura dei bonsai è data dalle condizioni climatiche: nel periodo della fioritura sarebbe bene tenere i bonsai all'aperto. In autunno e inverno, invece, è necessario conservarli al riparo dalle gelate e dalle intemperie.

Le giuste dosi di acqua

Prima ancora delle dosi necessarie per l'innaffiatura, è necessario prestare attenzione alla qualità dell'acqua. Un'acqua troppo calcarea - e quella di città solitamente lo è - rischia di danneggiare la pianta. L'ideale sarebbe un impianto di decalcificazione o, in alternativa, l'acqua piovana. Nonostante i fabbisogni idrici cambino da esemplare a esemplare, come regola generale è bene non eccedere nelle quantità. Un metodo molto semplice per capire se il bonsai necessita di acqua è verificare l'umidità del terriccio. È bene eliminare l'acqua dal sottovaso dopo l'innaffiatura per impedire alle radici di marcire a causa dei ristagni di liquido.

Le tecniche di potatura

Con il termine potatura si intendono tutte le operazioni di rimozione dei rami, che siano di grandi o piccole dimensioni. Per quanto riguarda i bonsai, le tecniche di potatura si dividono in due grandi famiglie: le potature di mantenimento e quelle di formazione. Le prime si occupano appunto del mantenimento della forma originaria della pianta e possono essere fatte durante tutto l'anno. Le seconde hanno come scopo la creazione della forma e dello stile dell'albero. È importante potare regolarmente le parti superiori ed esterne per favorire la crescita nelle zone più interne della pianta. È buona norma, poi, sterilizzare gli attrezzi in modo da evitare l'eventuale diffusione di malattie fungine o batteriche.

Come si rinvasa un bonsai

Il rinvaso regolare dei bonsai è un aspetto cruciale per evitare che le radici crescano eccessivamente e finiscano col non avere più sostanze nutritive per sopravvivere. La frequenza del rinvaso dipende dal tipo di albero, ma solitamente andrebbe fatto ogni due o tre anni. Innanzitutto, le radici periferiche che corrono lungo il bordo del contenitore vanno rimosse procedendo fino a eliminare un terzo dell'apparato. Discorso diverso per le radici vicine al tronco che devono rimanere intatte. Dopodiché, il bonsai va rinvasato con un terriccio apposito, ricco di potassio, fosforo e azoto, innaffiato abbondantemente e lasciato all'ombra per uno o due giorni al massimo.

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