Cop28, decisione storica: "fuoriuscita" dai combustibili fossili

Ambiente
Alberto Giuffrè

Alberto Giuffrè

Accordo approvato senza obiezioni alla conferenza sul Clima delle Nazioni Unite. Non c’è “l’eliminazione” di gas, petrolio e carbone ma è stata trovata una nuova formula più equilibrata 

Non è il “phase-out” – l’eliminazione – delle fonti fossili che oltre 100 Paesi speravano di vedere nero su bianco. Ma è un “transition away”, una fuoriuscita da gas, petrolio e carbone. Una formula più soft che però segna un momento storico: per la prima volta, in 30 anni di negoziati, si mette nero su bianco chiaro e tondo che è iniziata la fine dell’era dei principali responsabili della crisi climatica. 

“Transition away”

Il testo racchiude tanti aspetti. Il punto cruciale è all’articolo 28. Si parla della “fuoriuscita dalle fonti fossili nel sistema energetico in modo giusto, ordinato ed equo, accelerando l’azione in questo decennio critico, in modo da raggiungere (le emissioni) nette zero entro il 2050 d’accordo con la scienza”. Il riferimento al decennio è fondamentale perché riconosce che per raggiungere gli obiettivi della metà del secolo, il grosso del lavoro dobbiamo farlo entro il 2030.

Il punto di equilibrio

Un testo più morbido rispetto al “phase-out” – cioè l’eliminazione – di cui si è a lungo parlato. Ma un linguaggio più forte, visto con gli occhi dei Paesi produttori di petrolio che fino a pochi giorni fa non volevano nessun riferimento nel testo. Sembra così una concessione al mondo del fossile, l’articolo che riconosce il ruolo dei combustibili di transizione, leggi gas. 

Luci e ombre

Non è l’unico tallone d’Achille del testo. Manca un serio impegno per la finanza climatica, indispensabile per aiutare i paesi più poveri e vulnerabili ad accelerare la fuoriuscita dalle fossili. La finanza sarà la protagonista della Cop29, in Azerbaigian. Ombre di un testo che portano i rappresentanti delle piccole Isole a definirlo un accordo a maglie larghe. Le isole che rischiano di scomparire a causa della crisi climatica portano a casa quello che c’è di buono ma denunciano le mancanze e l’approvazione frettolosa incassando una standing ovation lunga quanto quella del via libera al testo. Su X è arrivato il commento di Antonio Guterres - a tutti quelli che si sono opposti, voglio dire: che vi piaccia o no il phase-out arriverà. 

Si chiude così una Cop che entra nella storia delle conferenze sul Clima mandando un forte e chiaro messaggio alla politica e all’economia. 

 

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