La pressione che l’uomo esercita su molti sistemi naturali aumenta di continuo e impedisce loro di funzionare al meglio. Tutti hanno la possibilità e la responsabilità di contribuire a salvaguardare la biodiversità
Si celebra oggi la Giornata Internazionale per la Biodiversità, istituita dalle Nazioni Unite per commemorare l'adozione del testo della Convenzione per la Diversità Biologica, avvenuta il 22 maggio 1992. Obiettivo è aumentare la comprensione e la consapevolezza dei problemi legati alla biodiversità, termine che indica la varietà delle forme di vita presente sulla Terra: i milioni di piante, animali e microrganismi e i complessi ecosistemi che essi costituiscono.
Gli effetti della perdita di biodiversità
Per conservare la biodiversità è necessario ripristinare una rete di aree naturali sia all’interno delle città che nei campi coltivati. La Strategia europea "Farm To Fork" ambisce a destinare entro il 2030 il 10% dei campi coltivati a zone di conservazione della biodiversità come boschi, aree umide, siepi alberate. Una delle principali realtà del biologico in Italia ha già raggiunto, anzi quasi doppiato il traguardo Ue: le aree di natura coprono il 19% della superficie coltivata, a dimostrazione del fatto che sia possibile trasformare l’agricoltura da causa di perdita di biodiversità a baluardo di conservazione. L’espansione dell’agricoltura industriale, insieme all’allevamento intensivo, è infatti tra i principali motori della distruzione globale delle foreste. L'alterazione del naturale equilibrio degli ecosistemi, secondo molti ricercatori, apre la strada al processo chiamato “zoonosi” che permette ai virus, come il Coronavirus, di fare un “salto di specie”, passando dagli animali all’uomo.
Cosa possiamo fare
La pressione che l’uomo esercita su molti sistemi naturali aumenta di continuo e impedisce loro di funzionare al meglio. Tutti hanno la possibilità e la responsabilità di contribuire a salvaguardare la biodiversità apportando piccoli cambiamenti alle proprie abitudini quotidiane. Ecco qualche esempio.
Fare la spesa nei mercati contadini è un modo per prediligere varietà regionali meno note che con i nostri acquisti possiamo contribuire a non far estinguere. Altro parametro per una spesa responsabile è quello di scegliere gli alimenti stagionali.
Altra accortezza evitare l'acquisto di specie di pesce a rischio di estinzione e soggette a pesca intensiva, come tonno, spada, dentice e orate. Preferire ad esempio lo sgombro, la lampuga, la palamita, la gallinella.
Ridurre il consumo di carne ed evitare lo spreco di cibo.
Non sprecare l'acqua: controllare che i rubinetti non perdano, chiudere il getto appena possibile, installare uno sciacquone "smart".
Riutilizzare e riparare quanto possibile: preferire beni durevoli e con pochi imballaggi, evitare le plastiche monouso (cannucce di plastica, tazze per il caffè, posate di plastica, contenitori o bottiglie di plastica per l’acqua). Utilizzare invece contenitori in vetro o sacchetti riutilizzabili.