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Cop26, da 40 Paesi l'annuncio: stop al carbone

Ambiente

l'inviato a Glasgow, Alberto Giuffrè

Nelle ultime ore della conferenza sul clima delle Nazioni Unite che si tiene a Glasgow sono arrivati annunci importanti sul tema dell’energia. Intanto la città si prepara alla manifestazione dei Fridays for future

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Stop al carbone e stop ai soldi alle fonti fossili. Certo, non subito e non per tutti. Ma nella giornata della Cop26 dedicata all’energia (lo speciale), questi due annunci si aggiungono alla colonna degli impegni in grado di fare la differenza nel contrasto alla crisi climatica.

L'annuncio sul carbone

Per quanto riguarda il carbone quaranta stati si sono impegnati per la prima volta ad eliminare il principale responsabile delle emissioni di gas serra dalla loro produzione di energia. Tra loro mancano nomi importanti come Russia, India e Cina. Pechino ha promesso lo stop sulle centrali all’estero ma non a quelle in casa. Ma a sottoscrivere l’accordo c’è ad esempio la Polonia la cui economia dipende molto dal carbone. "Oggi possiamo dire che la fine del carbone è in vista", ha detto Alok Sharma, presidente della Cop26".

Fonti fossili, l'Italia arriva all'ultimo

L’altro segnale importante arriva dai 20 paesi che si impegnano a interrompere tutti i progetti da loro finanziati all'estero su combustibili fossili entro la fine del 2022. La firma dell’Italia che mancava nella bozza arriva soltanto all’ultimo minuto. Certo anche in questo caso mancano nomi di peso ma ci sono gli Stati Uniti. E c’è l’Australia che è il Paese che maggiormente investe all’estero sul settore.

L'agenzia internazionale dell'energia: con questi impegni potremmo avvicinarci all'obiettivo di Parigi

Sul tema della giornata arrivano anche le parole del numero uno dell’Agenzia Internazionale dell’energia, Fatih Birol: "Gli impegni presi in questi giorni – dice – se rispettati potrebbero aiutare a limitare il riscaldamento globale a 1,8 gradi Celsius sopra i livelli preindustriali". Un passo in avanti anche se c’è ancora molto da fare.

Greta Thunberg: "E' il festival del greenwashing"

Nel frattempo il movimento dei Fridays For Future, con Greta Thunberg in testa, si prepara a sfilare per le strade di Glasgow e denuncia ancora una volta l'ambientalismo di facciata: "Questa Cop - attacca su Twitter - è diventata il festival del greenwashing".