Le autorità hanno chiesto a anziani, bambini e persone affette da malattie respiratorie di non uscire di casa per tutto il giorno. Chi è uscito per andare al lavoro lo ha fatto ben coperto dalle mascherine
Singolare risveglio, oggi, a Pechino dove gli abitanti si sono alzati con la città immersa in una fitta nebbia giallastra: la capitale è stata investita da una spettacolare tempesta di sabbia proveniente dalla Mongolia che ha aggravato gli alti livelli di inquinamento degli ultimi giorni. Un cocktail pericoloso per la salute e che ha ridotto la visibilità a poche centinaia di metri.
Visibilità sotto i 300 metri
La concentrazione di particelle PM10 nell'aria - quelle di polvere o cenere - ha raggiunto, alle 11.00 ora locale, quasi i 5.800 microgrammi per metro cubo; quella di particelle PM2,5 - le più dannose per la salute - ha toccato i 386 microgrammi per metro cubo, ben al di sopra del limite raccomandato dall'Organizzazione mondiale della sanità (25 microgrammi nell'arco di 24 ore). Ciò ha fatto sì che l'indice di qualità dell'aria si attestasse a 424 punti di media, ma in alcune punti l'indicatore ha superato addirittura i 2.000 punti. Il risultato è che in alcune zone la visibilità è scesa a 300 metri: visibili a malapena gli edifici più iconici, la sede della televisione nazionale, alta 234 metri, scompariva dietro un velo di nebbia giallastra. Le autorità hanno chiesto ad anziani, bambini e persone affette da malattie respiratorie di non uscire di casa per tutto il giorno. E chi è uscito per andare al lavoro lo ha fatto ben coperto dalle mascherine.