In Evidenza
Altre sezioni
altro

Smog, oggi la Commissione Ue decide su infrazione Italia

Ambiente
Inquinamento atmosferico a Milano (Archivio Fotogramma)

Il deferimento alla Corte potrebbe scattare per nove Paesi, tra cui il nostro. Nel mirino la violazione ripetuta dei limiti di Pm10 e biossido di azoto nell'aria dei centri urbani 

Condividi:

La Commissione europea potrebbe a breve decidere sul deferimento alla Corte di giustizia dei nove Paesi, tra cui l'Italia, accusati di aver violato ripetutamente i limiti di Pm10 e biossido di azoto nell'aria dei centri urbani. I commissari potrebbero arrivare ad un verdetto sul pacchetto infrazioni già domani, mercoledì 7 marzo, per poi comunicare la propria decisione il giorno successivo, giovedì 8.

L'Italia a rischio infrazione

I commissari Ue riuniti in collegio potrebbero quindi decidere per la prosecuzione della procedura di infrazione contro uno o più Paesi fra quelli che hanno violato la direttiva sulla qualità dell'aria, che prevede la limitazione delle emissioni dei cinque principali inquinanti atmosferici: gli ossidi di azoto, i composti organici volatili non metanici, biossido di zolfo, ammoniaca e particolato fine (pm 2.5). Oltre all'Italia, gli altri Paesi sotto esame sono Germania, Francia, Spagna, Regno Unito, Repubblica ceca, Ungheria, Romania e Slovacchia.

Decisione Ue nei prossimi giorni

A confermare l'imminenza di un verdetto è stato il commissario all'Ambiente, Karmenu Vella che, rispondendo ai giornalisti a margine del Consiglio ambiente, ha spiegato che tutti gli Stati "hanno inviato dossier che stiamo esaminando, saremo in posizione di prendere una decisione nei prossimi giorni". Vella ha fatto, però, riferimento ad una risposta che potrebbe arrivare anche entro metà marzo. Nel frattempo, il commissario ha ricordato che il Collegio "ha già deciso di andare avanti con il deferimento alla Corte" dei nove Stati, "a meno che nuove e credibili misure non vengano adottate".