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Microplastiche, in arrivo direttiva Ue per acqua potabile più pulita

Ambiente
La direttiva dovrebbe prevedere anche misure per migliorare l'accesso all'acqua potabile degli europei nelle aree svantaggiate (Getty Images)

Secondo l’Ansa, la Commissione europea presenterà un provvedimento per il monitoraggio delle microfibre di plastica nei bacini idrici, che si andrà ad aggiungere a standard più elevati per i controlli biologici e chimici. LO SPECIALE SKY: "Un mare da salvare"

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La Commissione europea potrebbe emettere a breve una direttiva per garantire nel Vecchio Continente acqua potabile più pulita. Il provvedimento, secondo quanto apprende l’Ansa, dovrebbe essere presentato il prossimo 1° febbraio, e prevede, oltre un maggiore controllo degli standard biologici e chimici, anche un monitoraggio sulle microplastiche nei bacini idrici e misure per migliorare l'accesso all'acqua potabile degli europei nelle aree svantaggiate. 

Maggiori informazioni per gli utenti

L'iniziativa, che era stata annunciata come parte della strategia sulla plastica presentata dall'esecutivo dell’Unione europea il 16 gennaio, permetterà anche una maggiore 'trasparenza' per gli utenti. Secondo le indiscrezioni raccolte dall’Ansa, infatti, la direttiva imporrà la pubblicazione online di informazioni dello stesso livello di dettaglio di cui sono dotate le etichette delle acque minerali. A tal proposito, il provvedimento punta anche a ridurre in maniera indiretta il consumo dell'acqua nelle bottiglie di plastica, proprio alzando il livello di qualità di quella corrente.

Pericolo concreto

Lo scorso anno, un maxi studio di Orb Media, sito di informazione no profit di Washington, ha rivelato che la presenza delle microplastiche nell’acqua del rubinetto è tutt'altro che trascurabile. Nello specifico la ricerca, analizzando 159 campioni di acqua potabile raccolti in città grandi e piccole di 14 Paesi, Italia inclusa (i campioni sono stati prelevati nella città di Pavia), ha scoperto che ben l'83% di questi conteneva microfibre di plastica. Molly Bingham, fondatrice e ceo di Orb Media, ha spiegato che "non sappiamo ancora quali possano essere i rischi per la salute dell'uomo. Tuttavia è noto che le microplastiche assorbono sostanze chimiche nocive dall'ambiente marino e le rilasciano quando consumate da pesci e mammiferi".