Wwf: ecco gli animali che passano il Capodanno dormendo
AmbienteMolte specie proprio in questo periodo vanno in letargo. L’organizzazione ambientalista ha prodotto una lista dei ‘dormiglioni’
Il 2018 si avvicina e molti animali a Capodanno sono in letargo. A ricordarlo è il Wwf che ha stilato una lista dei ‘dormiglioni’. Si tratta di una strategia di sopravvivenza che molte specie adottano per far fronte al freddo, il gelo e la neve sospendendo o riprogrammando molte delle funzioni fisiologiche. Dall’orso polare, al ghiro, passando insetti, pipistrelli e molti alti, ecco allora chi passerà la notte di San Silvestro dormendo.
I mammiferi in letargo
Tra gli animali più famosi, nell’opinione comune, quando si pensa al letargo, c’è sicuramente l’orso. E tra questi, l’orso bianco, anche se il suo non è un vero e proprio letargo. Si tratta più che altro del metabolismo che rallenta al punto da consentire a questa specie di non aver bisogno di mangiare per mesi. Non è raro, però, che gli orsi si sveglino per uno spuntino nelle giornate invernali, senza contare che, proprio in questo periodo dell’anno, le femmine della specie devono portare avanti le più importanti fasi della riproduzione: il parto e l’allattamento. Altro mammifero che affronta un letargo intenso e senza sosta è il pipistrello. In queste condizioni di vero e proprio torpore un pipistrello riesce ridurre anche del 98% il suo consumo di energia.
Rettili e anfibi a riposo
Sono molti gli esemplari, tra anfibi e rettili, che trascorrono il Capodanno dormendo. Le testuggini terrestri, ad esempio, non possono sopravvivere a cali drastici della temperatura. Per questa ragione, alle nostre latitudini, vanno incontro ad un lungo letargo che le sottrae al freddo. Il tritone alpino, un’altra specie anfibia minacciata - peraltro - dal rischio estinzione, trascorre il letargo all’asciutto nel fango o sotto i sassi. Anche l’ululone ventregiallo, come gran parte degli anfibi dei climi temperati, si iberna nei mesi più freddi. Il suo nome lo si deve ai piccoli ululati che emette in primavera, nella stagione degli amori. Difficile, poi, incontrare vipere in montagna durante l’inverno. Essendo animali a sangue freddo, sono attive solo quando la temperatura esterna è adatta al loro metabolismo. Il Wwf, infine, ricorda l’unico pesce di cui si è studiato un comportamento simile (ma non identico) al letargo: si tratta del merluzzo antartico.
Gli insetti
Tanti sono anche gli insetti che si abbandonano alle braccia di Morfeo durante i mesi invernali. I ricercatori del Museo delle Scienze di Trento hanno da poco scoperto che alcuni Chironomidi, noti comunemente come moscerini, che vivono nei torrenti di fusione dei ghiacciai, riescono a vivere, sotto forma di larve, anche nel ghiaccio. Le api non vanno proprio in letargo, ma formano una "palla ronzante", in modo che la temperatura all’interno sia molto più alta di quella esterna. A turno, poi, si danno il cambio tra l’interno e l’esterno in modo da ripartire le posizioni più calde e confortevoli in maniera equa. Le coccinelle si riuniscono in gruppi di decine e decine per trascorrere insieme il lungo letargo che le sottrae al gelo invernale.
Chiocciole e il re dei dormiglioni
Nella lista del Wwf, ci sono anche le chiocciole che si rinchiudono nel loro guscio durante i mesi più freddi. Il succiacapre di Nuttall è ad oggi l’unico uccello al mondo che si iberna nei periodi di maggiore difficoltà, a causa del troppo freddo, ma anche per il troppo caldo o carenza di cibo. Ma il re dei dormiglioni è sicuramente il ghiro e, in particolare, il driomio, un piccolo roditore della stessa famiglia dei ghiri appunto che, come tutti i suoi parenti, trascorre l’inverno in un pacifico e sonnoso letargo.