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Nel 2025 il 20% dell'elettricità sarà consumata dai dati digitali

Ambiente
Il settore delle Ict, cioè le tecnologie dell'informazione e della comunicazione, potrebbe generare fino al 3,5% delle emissioni globali nel 2025 (foto: archivio Getty Images)

Il settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione rischia di contribuire in maniera significativa al surriscaldamento del nostro pianeta a causa delle emissioni di CO2

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L’industria delle Ict, ovvero le tecnologie legate all’informazione e alla comunicazione, potrebbe arrivare a consumare nel 2025 circa un quinto dell’elettricità mondiale, contribuendo in maniera significativa all’impatto ambientale in termini di riscaldamento globale. A sostenerlo è un nuovo studio statunitense i cui risultati sono stati anticipati dal "Guardian".

Impatto delle Ict sulle emissioni globali

Tra gli ostacoli al raggiungimento degli obiettivi climatici globali per un impatto ambientale più sostenibile ci sarebbe anche l’industria delle comunicazioni. Secondo un nuovo studio americano riportato dal "Guardian", un quinto dell’elettricità mondiale potrebbe essere consumato solo da questo settore nel 2025. La ragione di questa crescita esponenziale di richiesta energetica starebbe nell’altrettanto enorme incremento della domanda di server che, all’interno dei data center, memorizzano dati digitali provenienti da miliardi di smartphone, tablet, computer e oggetti connessi a internet. Sarebbe alto, secondo gli esperti, anche il rischio di contribuire in maniera significativa al surriscaldamento del Pianeta, al netto degli sforzi messi in campo da colossi come Google, Microsoft, Facebook e Apple per alimentare le proprie attività con energie rinnovabili e a basso impatto ambientale. Il settore delle Ict, cioè le tecnologie dell'informazione e della comunicazione, potrebbe generare fino al 3,5% delle emissioni globali nel 2025. E questa cifra potrebbe salire a 14 punti percentuali nel 2040. Secondo l’analista di IT (Information Technology) di Greenpeace, Gary Cook, ad oggi solo il 20% dell’energia elettrica utilizzata dai data center globali proverrebbe da fonti rinnovabili, mentre il restante 80% risalirebbe ancora a fonti di energie fossili.

Il consumo di energia elettrica

Secondo le stime del ricercatore svedese Anders Andrae, autore di un rapporto sui consumi energetici delle Ict, ogni anno la domanda globale in termini di potenza di calcolo aumenterebbe del 20%. La richiesta energetica, a livello mondiale, è generata da dispositivi connessi alla rete, email, streaming video ad alta risoluzione, videocamere di sorveglianza e smart tv. Per evitare che nel 2025 il solo settore delle Ict consumi un quinto dell’elettricità globale ed emetta fino al 5,5% della CO2 globale, secondo gli esperti, servirebbero significativi miglioramenti nell’efficienza energetica. Da soli, i data center potrebbero emettere 1,9 miliardi di tonnellate di anidride carbonica, ovvero il 3,2% del totale mondiale. Il consumo di elettricità potrebbe passare dagli attuali 200-300 terawattora ad una cifra compresa tra i 1200 e 3000.