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Al SeaWorld di San Antonio si festeggia l'arrivo della baby orca

Ambiente
La nuova arrivata nel parco americano (foto da profilo Facebook ufficiale di SeaWorld)

Nascita a sorpresa nell'acquario statunitense dopo che era stato deciso di sospendere l'allevamento di questi mammiferi e di interromperne dal 2019 gli spettacoli  

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Il SeaWorld park di San Antonio festeggia la nascita di una baby orca. Curiosamente l'evento si registra proprio quando l'acquario statunitense ha deciso, più di un anno fa, di sospendere l'allevamento di questi mammiferi sia per la protesta degli animalisti sia per la diminuzione della vendita dei biglietti. Ma il periodo di gestazione delle orche è di 18 mesi così la struttura è stata presa in contropiede.

Takara, la fiera madre

La nascita è avvenuta nel pomeriggio di mercoledì 19 aprile e la madre è una orca di 25 anni dal nome di Takara. Nell'acquario si temeva un parto complesso ma tutto è andato per il meglio, dopo un'ora e mezzo di travaglio. Non si sa ancora se il neonato sia maschio o femmina. Grazie all'ultimo arrivato la popolazione delle orche nei parchi degli Stati Uniti arriva a 23 esemplari. Sia il parto che i momenti successivi alla nascita sono stati attentamente monitorati dagli studiosi per migliorare le conoscenze sulla specie. Questo è il quinto figlio di Takara e non è previsto che sia separato dalla madre come invece è successo per altri due suoi fratelli, uno affidato al SeaWorld di Orlando e un altro prestato al parco acquatico di Tenerife in Spagna.

Stop allo show con le orche

Il SeaWorld di San Antonio non solo aveva deciso di interrompere l'allevamento delle orche, ma soprattutto ha stabilito di eliminare i suoi celebri show con questi animali entro il 2019. L'opinione pubblica statunitense, infatti, sembra essere diventata particolarmente critica in merito agli spettacoli con delfini e orche. Soprattutto dopo il controverso documentario Blackfish del 2013. Sarà però possibile conoscere meglio questi grandi predatori del mare grazie a visite definite "naturali" che sostituiranno gli spettacoli.