Amazzonia, deforestazione record: persi quasi 8 mila km² in un anno

Ambiente
L'Amazzonia brasiliana ha perso quasi 8 mila chilometri quadrati di foresta in appena un anno (Getty Images)
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Si tratta del maggior tasso di disboscamento dal 2008. Tra agosto 2015 e luglio 2016, è scomparso ogni ora un numero di alberi equivalente a 128 campi di calcio  

Secondo i calcoli dell’Istituto di ricerca ambientale dell’Amazzonia, basati sui dati diffusi dal governo federale brasiliano alla fine dello scorso anno, la foresta amazzonica sta scomparendo a ritmi vertiginosi: tra agosto 2015 e luglio 2016 l'Amazzonia avrebbe perso 7.989 chilometri quadrati di territorio coperto da vegetazione.

L’Ipam ha calcolato che la quantità di alberi sottratti è paragonabile alla scomparsa di 128 campi di calcio l’ora.

La scomparsa dell’Amazzonia rappresenterebbe un danno enorme a livello globale perché la foresta è uno dei più importanti regolatori del clima del nostro pianeta.

 


I responsabili della deforestazione – L’Ipam ha stimato che il tasso di deforestazione che si è verificato tra agosto del 2015 e luglio 2016 è il più alto registrato dal 2008: quasi 8 mila chilometri quadrati di foresta persi nel giro di appena un anno, l’equivalente della scomparsa di un territorio corrispondente a 128 campi di calcio l’ora.

Provando ad analizzare i numeri di questa emorragia, l’istituto di ricerca ha spiegato che, esattamente come accadeva negli anni precedenti, il più alto tasso di deforestazione (35,4% del totale) si è verificato nelle proprietà private. Gli aumenti più significativi di questa pratica sono stati registrati in tre stati federali brasiliani: Amazonas, Acre e Parà, tutti nella parte settentrionale del Paese, con un incremento del tasso di deforestazione rispettivamente del 54, 47 e 41 per cento. Secondo l’Ipam, questi tre stati federali sommati hanno rappresentato il 75% delle aree disboscate nel 2016.

 

L’andamento storico della deforestazione – Secondo i dati a disposizione dell’Ipam, tra il 2009 e il 2015 il tasso si era stabilizzato a un livello medio annuo di poco più di seimila chilometri quadrati. Il 2012, invece, è stato l’anno in cui si è registrato il più basso livello di deforestazione degli ultimi due decenni con 4.571 chilometri quadrati.

 

L’oasi del mondo –  La foresta amazzonica rappresenta il più grande polmone verde del pianeta con i suoi 6,7 milioni di chilometri quadrati di foresta e ospita circa il 10% di tutte le specie viventi nel mondo: oltre duemila nuove specie di piante e vertebrati sono state scoperte e descritte solo dal 1999, secondo i dati del Wwf.

Inoltre, un dossier pubblicato sempre dal Wwf ha analizzato il rapporto tra la foresta amazzonica e il clima globale: l'Amazzonia avrebbe un ruolo importantissimo in quanto fungerebbe da regolatore del clima. La foresta sudamericana sarebbe il più grande “condizionatore d’aria” del mondo, capace di convertire metà dell’energia solare che la raggiunge in circa 8 miliardi di tonnellate di vapore acqueo, attraverso le operazioni vitali della sua vegetazione.  

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