E' in onda ogni domenica alle ore 21.15 e si chiama Tattoo Artist of the Year. Lo aspettiamo insieme ad Alice Caioli e i suoi tattoo, parlando di un suo passato a X Factor, del disco che verrà e del brano Specchi Rotti, che può rappresentare la svolta della sua carriera. L'INTERVISTA
(@BassoFabrizio)
Il tattoo come forma d'arte, la musica come forma d'espressione e di apertura dell'anima. Ha le idee chiare, nonostante la giovane età, Alice Caioli, siciliana dalla voce illuminata. La abbiamo intervistata aspettando di vedere, ogni domenica alle ore 21.15 su Sky Uno, Tattoo Artist of the Year.
Alice, partiamo proprio dai suoi molti tatuaggi.
Ne ho parecchi, ognuno rispecchia una fase della mia vita. Per me il tattoo è una forma d'arte.
Il primo?
Un cuore dedicato a mia madre.
Poi?
Sul braccio ci sono le Sirene, e per vari motivi.
Sentiamo.
Intanto Alice in greco antico è una creatura dell'acqua. Poi le sirene sono celebri per la loro voce.
Ci sono anche delle ciliegie.
Per me rappresentano la femminilità, le associo alla sensualità di una donna.
Lei come è?
Ho, sul fianco, tatuata la parola grigio. Perché sta tra il bianco e il nero. Io forse mi sento più prossima al nero ma comunque rappresenta l'equilibrio.
Frasi?
Certo: come si fa ad amare per sempre, dedicata a una persona che ha sempre creduto in me e ora non c'è più.
Procediamo nella lettura del corpo.
Un microfono, un polipo che rappresenta, con i suoi tentacoli, l'amore, un cavalluccio marino che è la pazienza che non sempre ho. Le iniziali mie e del mio ragazzo.
Ci pensa che un domani qualcuno potrebbe tatuarsi frasi sue?
Certo, ci penso e mi da una sensazione di stranezza. E' bello sapere che c'è gente che si immedesima in quello che scrivi.
Non è facile, soprattutto oggi che tutto corre sui social.
Oggi si vive senza conoscere realmente la gente. Se scrivi e canti qualcosa che altri pensano e condividono è bellissimo.
Sta lavorando al suo disco.
Sono a buon punto, conterrà dodici pezzi, dieci finiti più una intro e una conclusione. Li ho scritti quasi tutti io, mi ha aiutato Andrea Maestrelli. E poi ho voluto la collaborazione di giovani autori, per me molto validi.
Scrive molto?
Tantissimo, è uno sfogo. Seguo la scia delle emozioni.
Stilisticamente che album ascolteremo?
Eterogeno. Dalle ballad al Rythm & Blues.
Nel 2013 è arrivata ai bootcamp di X Factor.
Ero incosciente, all'epoca, mi vivevo in modo diverso, forse non mi conoscevo abbastanza, forse non ero pronta per quel percorso. Ero una ragazzina che non sapeva che fare della sua vita. Però l'esperienza di X Factor è stata importante: mi ha aiutato a prendere consapevolezza di me stessa, ora so chi sono musicalmente, professionalmente e umanamente.
Ora l'attende un'altra sfida.
Col brano Specchi Rotti mi candido tra le Nuove Proposte. Subito dopo lancerò un singolo molto estivo, intitolato Non ne posso più.
Cosa si aspetta?
Non sono una veggente. Posso dire che voglio portare avanti il mio progetto musicale con umiltà ed energia.