Prima di Ink Master c'è Tatuami Tattoo Convention: intervista a Riae

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Appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati: TATUAMI Tattoo Convention torna per il quinto anno con l’obiettivo di dare ampia visibilità all’Arte del tatuaggio. Aspettando Ink Master 8, ogni domenica alle ore 21.15 su Sky Uno, ne parliamo con la Suicide Girls Riae

di Fabrizio Basso
(@BassoFabrizio)


Basta con la moda dei tattoo. Iniziamo a prenderli per quello che sono, opere d'arte, come ci insegna ogni domenica alle ore 21.15 su Sky Uno Ink Master 8 e come ci mostrerà TATUAMI Tattoo Convention che riunisce, sabato 24 e domenica 25 giugno 2017, nei saloni dell'Hotel Crowne Plaza Milano Linate a San Donato Milanese, oltre duecento artisti, italiani e stranieri, delle macchinette a inchiostro. In programma mostre e spettacoli, body painting, areal vertige, Polynesian dance, pole dance, Body  Suspension e gli immancabili contest...parliamo di tattoo con la madrina dell'evento, la Suicide Girls Riae.

Riae come sta?
Abbastanza bene, ho fatto una operazione alla lingua e fatico a parlare. Ma sarò alla convention in piena forma, insieme ad altre Suicide Girls.
Cosa ha fatto?
Mi affascinano le modification del corpo, ho eseguito una split tongue.
Quanti tattoo ha?
Non lo so...rispondo molti.
Il primo?
Avevo 14 anni, me lo ha fatto un compagno di classe. Ma era bruttissimo. Infatti non esiste più, è coperto da uno più grande.
Cosa rappresentava?
Due piccole ali in fondo alla schiena ma talmente mal fatte che sembravano due guanti usati. D'altra parte non potevo osare, mia madre non doveva vedere. Cinque centimetri di tatuaggio a fine anni Novanta.
Quando è rimasta affascinata dai tatuaggi?
Per un periodo ho abitato a Berlino: era pieno di punk, tutti tatuati, con piercing e i capelli a cresta. Volevo essere come loro.
E sua madre?
Ha iniziato a intuire dove volevo andare...
Il suo corpo è custode di uno stile particolare?
Quasi tutti cartoon. Sono fan dei cartoni animati e vorrei rinascere Manga. Ho gli Orsetti del Cuore e i Gremlins. Ho My Little Pony.
Cosa rappresentano?
Per me hanno un significato profondo, per chi guarda sono belli esteticamente.
Altri punti di riferimento?
Tim Burton. Lo amo. A lui si rifanno il cuore sul petto, Nightmare Before Christmas e Winnie The Pooh.
Insomma è un medley della sua filmografia.
Eccome. Tenessi le occhiaie al naturale sarei anche La Sposa cadavere.
La imbarazza frequentare persone non tatuate?
E' più facile che si imbarazzi un non tatuato con me. E comunque avere o non avere tattoo non rende una persona migliore.
Quando è diventata una Suicide Girls?
Loro nascono negli Usa nel 2001, in Italia le prime si formano nel 2004. Io arrivo nel 2007.
Sono dieci anni.
Ho fatto una festa a marzo. Mi sento loro nonna. Oggi hanno vent'anni...
Magari sono vecchie dentro.
Ma no! Lo sono io che sto a casa quieta a pettinare il mio gatto persiano.
Cosa consiglia a chi oggi desidera il primo tattoo?
Di scegliere bene il soggetto e non lasciarsi sedurre dalle mode. Bisogna sentirseli.
Come ci si può orientare?
Serve qualcuno che ti segua. Io il mio gusto lo ho identificato a 24 anni lavorando nei negozi di tattoo.
Le piace Ink Master su Sky Uno?
Eccome. Soprattutto la serie adesso in onda. C'è una delle mie tatuatrici preferite Kelly Doty.
Cosa insegna Ink Master?
Che il tattoo non è per galeotti, ma è un'opera d'arte.






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