Gomorra 3, Salvatore Esposito tra rivincite, vendette e famiglia

Serie TV

Il momento è difficile per Genny Savastano. Suo suocero Giuseppe Avitabile lo ha umiliato e gl iha tolto tutto. In questa intervista Salvatore Esposito ci racconta come cambiano Genny e Napoli. L'appuntamento con la terza stagione di Gomorra - La Serie è ogni venerdì alle ore 21.15 su Sky Atlantic

di Fabrizio Basso
(@BassoFabrizio)

Cattivo, violento, ma simpatico. Perché Genny Savastano strappa sempre un sorriso, anche quando usa un orologio come pugno di ferro o una affettatrice di supermercato per sezionare i suoi nemici. E, ammettiamolo, quando lo abbiamo visto spogliato di tutto, compresa la dignità, sul finale della quarta puntata della terza stagione di Gomorra - La Serie (ogni venerdì alle ore 21.15 su Sky Atlantic) ci ha mosso un po' a pietà. Lui che questa parola non sa neanche che è sul vocabolario. Salvatore Esposito resta, per quanto massacrato di botte e allontanato dalla famiglia, un protagonista di Gomorra - La Serie, e le prossime puntate ci diranno se saprà risorgere.

Intanto ci racconta, nel nostro incontro romano, di come "Gomorra sia ulteriormente cambiata. Le alleanze e i nuovi arrivati creeranno nuove situazioni, il mio Genny Savastano subirà una evoluzione che è anche una involuzione perché, comunque la si voglia leggere, prosegue la discesa verso gli inferi. La vera difficoltà, questa volta, è scegliere gli alleati, perchè i nemici si moltiplicano e, come testimonia la quarta puntata, non sai di chi fidarti. Inoltre, per il personaggio di Genny, c'è una difficoltà ulteriore, direi quasi psicologica: devo evitare il confronto con mio padre Don Pietro e devo anche evitare che su Genny e sua moglie Azzurra gravi il fantasma di Donna Imma".

Si è subito capito, fin dalle prime battute e dall'isolamento dorato cui li relega, che Genny vuole in primis proteggere la famiglia: "Non deve commettere errori, i beni materiali vanno protetti e possibilmente moltiplicati. Ma quello che più conta è proteggere l'amore famigliare da attacchi esterni. E quello più pericoloso arriva dal suocero di Genny, che è il nonno di Pietro. E che nel finale violento della quarta puntata lancia l'anatema ad Azzurra, sua figlia: se ci sarà un contatto Genny finirà con la gola tagliata".

Viaggia da Secondigliano, da Scampia verso il cuore di Napoli la nuova guerra scatenata da Gomorra. Salvatore Esposito è preciso nella sua analisi: "Napoli ha una geografia diversa rispetto a quella costruita nella serie ma va detto che il male non è solo in superficie, si insinua dove sembra non possa mai giungere. Il centro di Napoli è uguale al centro di tutte le capitali del mondo, c'è il bene e il male. E spesso si confondono. Mi spiace solo che spesso si acceleri troppo sulla strumentalizzazione. Qualunque atto criminoso avvenga, e non solo in Campania, è sempre paragonato a Gomorra e spesso ci mettono la foto mia e di Marco D'Amore". Aspettando di scoprire se Genny Savastano tornerà vincente o sarà fuori dai giochi di potere, il suo protagonista Salvatore Esposito si accinge ad affrontare il 2018 al cinema: ha ben tre progetti in uscita cui vanno aggiunti il doppiaggio di un cartoon e Addio Fottuti Musi Verdi che è già al cinema e lo vede protagonista insieme, tra gli altri, a Fortunato Cerlino, il mitico Don Pietro. Chissà che non giungano da quel set i consigli giusti affinché Genny Savastano si riprenda Napoli. E la sua bella famiglia.


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