Addio a Mazzacurati, regista che ha raccontato il Nord-Est

Spettacolo
Carlo Mazzacurati
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Era nato il 2 marzo del 1956 e aveva vinto il Leone d'argento a Venezia nel 1994 con Il Toro. Malato da tempo, era ricoverato in ospedale a Monselice, in provincia di Padova

E' morto mercoledì 22 gennaio all'età di 57 anni il regista e sceneggiatore Carlo Mazzacurati. Era nato il 2 marzo del 1956 e aveva vinto il Leone d'argento a Venezia nel 1994 con "Il Toro". Malato da tempo, era ricoverato in ospedale a Monselice, in provincia di Padova.
Lo scorso novembre ha ricevuto il Gran Premio Torino nel corso della 31esima edizione del Torino Film Festival. Per gli organizzatori della kermesse torinese, "La sedia della felicità", il suo ultimo film (che uscirà nelle sale italiane ad aprile, ndr), "è una caccia al tesoro stralunata che attraversa un Nordest abitato da una bizzarra umanità, è un impasto tra commedia pazzesca e film sentimentale".

Il Nord-Est nei suoi film - Mazzacurati ha raccontato il Nord-est in numerosi film molto apprezzati da pubblico e critica per il suo modo di alternare dramma e commedia e di entrare nella vita della gente semplice evitando stereotipi e schemi noti e abusati. Tra i suoi film si ricordano "Il prete bello" (1989), "Un'altra vita" (1992), "Vesna va veloce" (1996), "La lingua del santo" (2000) e "La passione" (2010).

Il cordoglio della Biennale - "La Biennale di Venezia tutta piange la scomparsa del regista Carlo Mazzacurati". Lo dice a nome della Biennale il presidente Paolo Baratta. “La Mostra del Cinema battezzò il suo esordio con il film 'Notte italiana' (1987) e accompagnoò poi la crescita della sua carriera - ricorda - ospitandolo più volte in Concorso e premiandolo col Leone d'argento per il film "Il toro" (1994)". Il cinema italiano perde con Mazzacurati, conclude Baratta, "uno dei suoi protagonisti più importanti e sensibili degli ultimi decenni".

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