Addio a Vincenzo Cerami, scrisse La vita è bella

Spettacolo

Nato a Roma il 2 novembre 1940, era malato da tempo. Era stato candidato all'Oscar nel 1999 per la sceneggiatura del film di Roberto Benigni. Mario Monicelli portò sullo schermo il suo romanzo Un borghese piccolo piccolo

E' morto Vincenzo Cerami, scrittore e sceneggiatore candidato all'Oscar nel 1999 per La vita è bella pluripremiato film di Roberto Benigni. Tra le sue opere il libro Un borghese piccolo piccolo da cui fu tratto il famoso film con Alberto Sordi. Nato a Roma il 2 novembre 1940, era malato da tempo.

Cresciuto a Ciampino, Vincenzo Cerami ha scoperto la letteratura, la poesia e il cinema con Pier Paolo Pasolini, suo insegnante alle scuole medie, di cui è stato aiuto regista in Uccellacci e uccellini, Comizi d'amore e per l'episodio La terra vista dalla Luna dal film Le streghe del film. E' stato proprio Pasolini a interessarsi alla pubblicazione del suo primo libro Un borghese piccolo piccolo, uscito però nel 1976, dopo la sua morte, con la prefazione di Italo Calvino, e diventato un celebre film di Mario Monicelli con Alberto Sordi.  Tra i film più noti che ha scritto, anche Casotto di Sergio Citti, Colpire al cuore di Gianni Amelio, Il piccolo diavolo e Il mostro di Benigni, Manuale d'amore di Giovanni Veronesi. La sua ultima sceneggiatura è stata quella per il film Tutti al mare del 2010, diretto dal figlio Matteo Cerami.

Prima di darsi completamente all'arte, Cerami si era iscritto alla facoltà di fisica. Molti i grandi del cinema e della letteratura che ha avuto la fortuna di conoscere: da Alberto Moravia a Federico Fellini, Massimo Troisi, Totò, Alberto Sordi, ai quali Cerami diceva di aver "rubato" tutto quello che ha imparato.  Grande l'amicizia con Roberto Benigni che ha definito "la creatura più bella che abbia mai incontrato".

Commosso il ricordo di Roberto Benigni, secondo cui "aver conosciuto Vincenzo Cerami è stato un regalo che qualcuno mi ha fatto e non so chi sia. A volte ringraziavo a caso, un regalo grande". L'attore e regista toscano ricorda poi in una nota, "come mi piaceva stare insieme a lui. Gli ho voluto un bene che non c'è verso dirlo. Scrittore, rugbista, sceneggiatore, ballerino di twist imbattibile, poeta. Mi ha insegnato come si fa a far battere il cuore alla gente. Che bellezza essergli stato amico - aggiunge - che regalo! Grazie Vincenzo, per te il mio più bel sorriso".

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