Covid, la variante KP.3 corre negli Usa: sintomi e caratteristiche

Salute e Benessere
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Introduzione

C'è una nuova variante Covid in rapida diffusione negli Stati Uniti. Se KP.2, giunta in Italia dagli Usa a fine maggio, ricordava la Delta (B.1.617.2) per la sua veloce diffusione globale nel 2021, ora è la variante KP.3 a correre veloce. Comparsa alla fine di ottobre, KP.3 si sta diffondendo rapidamente negli Usa, risultando essere la versione di Sars-CoV-2 prevalente secondo le ultime proiezioni dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie statunitensi (Cdc). Inoltre, gli esperti hanno già notato anche una sua “discendente”, KP.3.1.1, che potrebbe diffondersi rapidamente a livello globale. Dai sintomi alla diffusione, ecco tutto quello che c’è da sapere sulla nuova variante Covid e sul suo sottolignaggio.

Quello che devi sapere

Diffusione della variante KP.3

In base alle proiezioni Cdc, effettuate tra il 26 maggio e l’8 giugno, KP.3 riguarda il 25% dei casi Covid negli Stati Uniti, superando KP.2 che invece rappresenta il 22.5% dei contagi. Entrambe le varianti discendono dalla mutazione “madre” JN.1,  ceppo fino a poco fa indicato dalle organizzazioni internazionali come base per i futuri vaccini. Tuttavia, la Food and Drug Administration ha recentemente stabilito che il nuovo vaccino per l'autunno dovrà essere mirato alla variante KP.2

 

Diffusione della variante KP.3

La “discendente” KP.3.1.1

Il sottolignaggio KP.3.1.1, invece, sembra avere “le ali”, essendo in grado di viaggiare in areo. Negli Stati Uniti, questa sottavariante è stata rilevata tramite screening aeroportuali, in passeggeri provenienti anche da diversi Paesi dell’Europa. Come riferito su X da Andrea Urquhart, tra i “cacciatori di varianti” attivi a livello globale, Gisaid, la banca dati che raccoglie le sequenze virali depositate dai laboratori di tutto il mondo, "mostra le sequenze Covid KP.3.1.1 dei viaggiatori negli aeroporti Usa inviate l'11 giugno 2024 con origini dei passeggeri" varie, "tra cui Francia, Germania, Italia, Giappone e Regno Unito, insieme alla Spagna, il Paese che al momento ne conta di più”

La “discendente” KP.3.1.1

La diffusione di KP.3.1.1

“Globalmente risultano 209 sequenze” di KP.3.1.1 rilevate nella prima metà di giugno, come riferito da Fabio Filippini, dottorando del Centro Retrovirus dell'università di Pisa, che lavora con Mauro Pistello, direttore dell'Unità di virologia dell'azienda ospedaliera universitaria pisana, vicepresidente della Società italiana di microbiologia. "Principalmente i dati arrivano dalla Spagna", da Madrid, dalla Catalogna, dall'Andalusia. Ma “ne risultano anche dagli Usa, qualcuna dal Canada", ha aggiunto

La diffusione di KP.3.1.1

Diffusione in Italia

Nel mese in corso non risultano sequenze di KP.3.1.1, depositate in Gisaid, emerse da passeggeri con provenienza italiana. Tuttavia, “risulta una sequenza prelevata il 9 maggio, che secondo le informazioni visibili, sarebbe di una passeggera proveniente dall'Italia, una donna di mezza età", ha puntualizzato il cacciatore italiano di varianti, Federico Gueli. Si tratterebbe di un caso rilevato da uno screening aeroportuale effettuato nello Stato di Washington. "Poco per poter già ipotizzare una circolazione nel nostro Paese. Essendo viaggiatori, potrebbe trattarsi anche di una persona che ha fatto un doppio viaggio, Spagna e poi Italia, quindi dal nostro Paese abbia preso l'ultimo volo e così sia stata registrata”, ha aggiunto

Diffusione in Italia

Perché il nuovo sottolignaggio è assente in Italia

L'assenza di segnalazioni di KP.3.1.1 in Italia potrebbe dipendere dalla periodicità mensile con cui vengono tracciate le varianti. Se la variante è stata rilevata a giugno, i dati potrebbero non essere ancora disponibili

Perché il nuovo sottolignaggio è assente in Italia

I sintomi

Gli esperti ipotizzano che la nuova sottovariante KP.3.1.1 potrebbe comportare sintomi lievi. Questo perché è finora sfuggita ai test effettuati dai laboratori che analizzano principalmente i tamponi effettuati in ospedale

I sintomi

Prospettive future

La variante KP.3.1.1 potrebbe diventare significativa per la sua velocità di diffusione, facilitata da una mutazione precedentemente osservata nei lignaggi “Flip” ed EG.5.1, ora più comune nelle nuove generazioni di varianti. Anche se è troppo presto per trarre conclusioni definitive, gli esperti stanno monitorando attentamente KP.3.1.1 per valutare il suo impatto e sviluppare strategie di contenimento adeguate

Prospettive future

I prossimi vaccini

Con una decisione a sorpresa, che non segue l'opinione del suo stesso comitato di esperti, negli scorsi giorni la Food and Drug Administration ha stabilito che il nuovo vaccino contro il Covid per l'autunno dovrà mirare alla variante KP.2.
Solo nelle scorse settimane, la commissione di specialisti aveva invece raccomandato una nuova formulazione contro la mutazione “madre” JN.1

I prossimi vaccini

Chi produrrà i nuovi vaccini

"Gli ultimi dati, relativi anche all'aumento di casi di covid in alcune aree del paese, indicano che puntare alla variante KP.2 è la scelta migliore", ha spiegato Peter Marks, a capo del dipartimento sui regolamenti per i vaccini dell'agenzia. A produrre i nuovi vaccini saranno Pfizer e Moderna che utilizzano la tecnologia mRna, mentre non è chiaro se Novavax,  che usa invece la metodologia tradizionale, con tempi di produzione più lunghi, potrà fornire la nuova immunizzazione

Chi produrrà i nuovi vaccini