Fake news su Salvini, blogger condannato a risarcire 15mila euro

Politica
Salvini_Ansa

Lo ha stabilito la corte d'appello di Trento ribaltando la sentenza di primo grado che aveva assolto un calabrese, colpevole di aver pubblicato un post tendenzioso contro il leader della Lega

La corte d'appello di Trento ha condannato un blogger calabrese per aver pubblicato una notizia falsa riguardante Matteo Salvini. Il leader della Lega Nord e candidato premier alle prossime elezioni politiche riceverà 15mila euro a titolo di risarcimento.

La frase incriminata

Al centro del dibattimento c'è stato un post pubblicato da un blogger calabrese, corredato dal titolo "Salvini: 'Al sud non esistono partigiani perché non avevano le palle per combattere. Sono dei vigliacchi'". Una notizia che, si legge nella querela, aveva scatenato numerosi commenti e condivisioni in rete. Da lì la decisione del leader leghista di adire le vie legali: il procedimento si è svolto a Trento perché a presentare la querela per conto di Salvini e del partito è stato l'avvocato trentino Claudia Eccher. Secondo il legale, "ol messaggio attribuiva, mediante l'uso del virgolettato presunte dichiarazioni di Matteo Salvini a commento delle celebrazioni del XXV Aprile. Tali frasi, denigratorie degli italiani abitanti al sud, non sono mai state pronunciate dal leader della Lega Nord".

Ribaltata la prima sentenza

Al termine del dibattimento di primo grado, il blogger, ingegnere di professione, era stato riconosciuto dal giudice non colpevole delle accuse a lui mosse. Il magistrato aveva considerato il suo post come un intervento satirico e non denigratorio. Oggi la corte d'appello di Trento ha di fatto ribaltato la decisione presa dal giudice di primo grado nel novembre del 2016 e al tempo impugnata dalla procura generale. Con la nuova sentenza, di cui si aspettano nei prossimi giorni le motivazioni, il giovane è stato condannato a pagare 5mila euro di multa e un risarcimento di 15mila euro a Salvini, più il pagamento delle spese processuali per entrambi i gradi di giudizio.

Politica: I più letti