Il giugno del 2017 è stato il secondo più caldo in Europa dal 1880

Ambiente
In Italia il termometro ha fatto registrare un +3,22°C rispetto alla media (Fotogramma)
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Secondo la Noaa, l’agenzia federale statunitense che si occupa di meteorologia, il mese appena trascorso è stato tra i più caldi di sempre. In particolar modo nel Vecchio Continente dove il termometro ha registrato un +1,77°C rispetto alla media

Continuano a preoccupare le temperature di quest'estate, che si confermano tra le più alte da quanto si tengono serie storiche. Secondo l'agenzia federale statunitense Noaa, il giugno di quest'anno sarebbe il terzo più caldo dal 1880, da quanto esistono dati. I mesi di giugno immediatamente successivi sono quelli dei due anni passati, 2015 e 2016. Un dato che conferma una rivelazione simile, ma con risultati leggermente diversi, divulgato pochi giorni fa dal Goddard institute for space studies della Nasa, secondo cui il mese appena trascorso era stato il quarto più caldo dal 1880. Il dato è particolarmente rilevante in Europa dove il mese di giugno è addirittura il secondo più caldo dopo quello del 2003, che nel Vecchio Continente era stato particolarmente torrido. Dati che preoccupano soprattutto in ottica di un contenimento dell'incremento delle temperature previsto dagli Accordi di Parigi sul clima

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Vecchio continente ancora più caldo

Stando ai dati dalla Noaa, in Europa la temperatura di giugno è stata di 1,77°C superiore alla media, appaiata al 2007 e dietro ai +1,91°C del 2003. I Paesi più colpiti dall’ondata di caldo sono stati la Spagna, dove la temperatura si è innalzata di 3 gradi sopra la media, e i Paesi Bassi, con 2,4 gradi in più. Anche in Italia, stando ai dati diffusi in precedenza
dall'Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima del Cnr, giugno 2017 è stato il secondo più caldo, con il termometro a +3,22°C, il dato più alto dopo il record del 2003 con +4,79°C.

Un anno bollente

Secondo il bollettino diramato dall’agenzia federale statunitense che si occupa di meteorologia, il termometro ha toccato livelli record non solo durante il mese di giugno ma nell’arco dell’intero anno. Tutto il 2017, da gennaio a giugno, infatti registra una temperatura media annua di 0,91°C superiore alla media del ventesimo secolo di 13,5°C. Livelli che fanno dei primi sei mesi dell’anno in corso il secondo semestre più caldo in 138 anni, dopo il record registrato nel 2016. 

Una tendenza preoccupante 

Le rilevazioni del 2017 mettono in luce l'esistenza di una crescita costante delle temperature che, di anno in anno possono oscillare, ma che in termini assoluti fanno emergere una tendenza. Secondo il Goddard institute for space studies della Nasa, infatti, il 2017 sarà un nuovo anno di record in termini di temperature dopo quello del 2015 e del 2016, che coprono rispettivamente il primo e il secondo posto per quanto riguarda gli anni più caldi da oltre 200 anni. Una situazione che di anno in anno sembra rendere difficilmente realizzabile - come riporta il "Guardian" - la possibilità di contenere entro un innalzamento di 2°C la temperatura globale entro il 2100. Ossia l’obiettivo degli ultimi Accordi di Parigi sul clima.

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