Traguardo festeggiato con testimonianze pazienti
(ANSA) - PADOVA, 20 OTT - La medicina padovana ha celebrato oggi il raggiungimento dei 3mila trapianti di rene da quando l'ospedale cittadino ha iniziato questa attività, nel 1988. I dati sono stati ricordati nel corso di una conferenza stampa che ha visto anche il racconto e le emozioni dei pazienti che hanno ricevuto gli organi. Tra questi c'era Giorgia, 19 anni, che ha ricevuto da pochi giorni un nuovo rene. È stata lei - con a fianco il papà Alessandro, che ha donato l'organo - a lanciare con un sorriso un messaggio di speranza:: "grazie al trapianto ricevuto, alla ricerca scientifica e all'attività medica del Veneto, ho trovato nuova vita" ha detto.
. Presenti anche i vertici e le equipe dell'Unità Operativa di Chirurgia dei Trapianti di Rene e Pancreas dell'Azienda Ospedale Università di Padova. Un'attività che ha portato l'azienda ospedaliera di Padova ad essere , già nel 2021, il primo centro in Italia per numero di trapianti di rene da donatore vivente, ed il secondo da donatore deceduto. Il centro di Padova è anche quello che in Italia registra il più breve tempo di attesa per questi trapianti: 2,1 anni di media, considerando la difficoltà di poter reperire nuovi organi.
"In questi decenni abbiamo migliorato le tecniche, la velocità, le percentuali di successo nei trapianti di rene - ha detto alla stampa il Prof. Paolo Rigotti, direttore dell'Unità Operativa Chirurgia dei Trapianti di Rene e Pancreas - Resta invece unica l'emozione e la partecipazione nei confronti dei pazienti che si rivolgono a noi. Come pure il pensiero ai tantissimi donatori di organi che grazie alla loro generosità aprono nuovi percorsi di vita a tante persone, alcune delle quali particolarmente giovani, come le pazienti che abbiamo visto oggi". (ANSA).