Chronorama da marzo e Icones da aprile
(ANSA) - VENEZIA, 20 SET - Palazzo Grassi e Punta della Dogana di Venezia hanno messo in cantiere le prime mostre per il 2023. La prima è "Chronorama. Tesori fotografici del 20/o secolo" (12 marzo 2023-7 gennaio 2024) a Palazzo Grassi, dedicata ai capolavori dagli archivi di Condé Nast, in parte recentemente acquisiti dalla Pinault Collection. La seconda, a Punta della Dogana, 'Icones' (2 aprile-26 novembre 2023) propone opere della Pinault Collection.
La mostra fotografica riunisce oltre 400 opere che riportano in vita il XX secolo attraverso eventi, fenomeni sociali e personalità illustri che lo hanno segnato. Dagli anni '10 fino agli albori degli anni '80, si presentano le opere di 150 artisti internazionali come Edward Steichen, Berenice Abbott, Cecil Beaton, Lee Miller, André Kertész, Horst P. Horst, Diane Arbus, Irving Penn, Helmut Newton, tra i fotografi, Eduardo Garcia Benito, Helen Dryden e George Wolfe Plank, tra gli illustratori. Tra i più grandi talenti della loro generazione, questi artisti hanno definito l'estetica del tempo attraverso la pubblicazione del proprio lavoro sulle riviste edite da Condé Nast (Vogue, Vanity Fair, House & Garden, Glamour, GQ…). Il nucleo di immagini storiche in mostra è posto in dialogo con "Chronorama Redux", un progetto che propone uno sguardo contemporaneo sulle opere di "Chronorama" attraverso i lavori di Tarrah Krajnak, Erik N. Mack, Giulia Andreani e Daniel Spivakov.
Icônes è una mostra tematica che riunisce opere della Collezione Pinault realizzate dagli artisti Josef Albers, Maurizio Cattelan, Edith Dekyndt, David Hammons, Arthur Jafa, Donald Judd, On Kawara, James Lee Byars, Sherrie Levine, Agnes Martin, Paulo Nazareth, Camille Norment, Roman Opalka, Lygia Pape, Michel Parmentier, Philippe Parreno, Robert Ryman, Dayanita Singh, Rudolf Stingel, Danh Vo e Chen Zhen. Tra figurazione e astrazione, la mostra invoca tutte le sfaccettature dell'immagine nel contesto artistico - pittura, performance, video, suono, istallazione - attraverso una selezione di opere emblematiche della Collezione Pinault e di dialoghi inediti tra artisti che le sono particolarmente cari (David Hammons/Agnes Martin; Danh Vo/Rudolf Stingel; Sherrie Levine/On Kawara). (ANSA).