Venezia: Abel Ferrara, Padre Pio il Cristo Italiano

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Tentazioni? È una battaglia che dura tutta la vita

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(ANSA) - ROMA, 23 AGO - "Mi ha colpito il fatto che Padre Pio è un secondo Cristo, un Cristo italiano. E poi è un Santo, un eroe popolare che spesso viene rappresentato come un Dio, ma allo stesso tempo è così contemporaneo. Abbiamo cominciato a fare ricerche entrando nel personaggio come avevamo già fatto con Pasolini. Così abbiamo letto i suoi libri, le sue bellissime lettere, siamo insomma entrati nella sua vita e colto tutto il suo grande carisma". Così Abel Ferrara racconta il suo PADRE PIO, film che passa alla Mostra del cinema di Venezia alle Giornate degli Autori. Ed era inevitabile che il regista de IL CATTIVO TENENTE e della trilogia del peccato (e della redenzione), da sempre affascinato da chi vive ai margini, facesse alla fine, a 71 anni, un film non solo sulla santità, ma su una santità difficile perché piena di ostacoli e sospetti come quella di Padre Pio. Un personaggio problematico quello del santo delle stigmate interpretato da un attore altrettanto problematico e in piena crisi mistica come Shia LaBeouf.
    Siamo nel 1920, e in parallelo alla storia del Santo, Abel Ferrara racconta anche i fatti sanguinosi e poco noti avvenuti a San Giovanni Rotondo, nell'ottobre dello stesso anno, in cui ci furono le prime elezioni vinte dalla sinistra, ma in questo paesino dominato da preti e proprietari terrieri, la destra negò il risultato delle votazioni e ci fu una piccola strage, tredici persone, una sorta di anticipazione del fascismo a venire. E ancora sulla sua fascinazione per il Santo, dice il regista cresciuto nel Bronx: "Mi ha sempre affascinato la sua umanità, la sua semplicità. In fondo era un monaco, anzi se gli si chiedeva chi fosse ci teneva a dire che era solo un semplice monaco e anche scarsamente istruito, cosa in realtà non vera.
    Ho amato poi il suo travaglio interiore, questa sua battaglia che non gli ha impedito di portare avanti la sua missione come ad esempio costruire gli ospedali". Il suo rapporto con la tentazione? "È una battaglia che dura tutta la vita, momento per momento. Il problema è avere la consapevolezza di fare la cosa giusta, di avere gli strumenti per scegliere". Nel cast anche gli italiani Marco Leonardi, Luca Lionello e Brando Pacitto. (ANSA).
   

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