Mancano canali di ricambio per abbassare salinità
(ANSA) - ROVIGO, 30 GIU - Il cuneo salino risalito per oltre 30 km all'interno del Po, a causa della siccità, sta mettendo in ginocchio le coltivazioni di molluschi (soprattutto vongole) nel Delta del Po. Alla preoccupazione dei pescatori, si unisce la Flai Cgil di Rovigo, che con il segretario di Rovigo, Mauro Baldi, si rivolge al presidente della Regione, Luca Zaia: "Caro governatore, il Veneto non è solo prosecco ma anche cozze e vongole - afferma Baldi - La Regione già nel 2019 doveva intervenire con opere al fine di risolvere il problema della mancanza di canali utili al ricambio, all'abbassamento delle temperature e ad arginare l'aumento del grado di salinità che uccide i molluschi. Siamo arrivati al 2022 ed ancora oggi tutti i pescatori sono costretti ad operare con le medesime problematiche, anzi, aggravate da altre questioni, pandemia e crisi economica ed aumenti del costo energetico e del carburante".
"Nell'emergenza attuale - sottolinea Baldi -, non si tratta più di sperare in copiose piogge o venti favorevoli, ma in una politica che sia d'aiuto a queste famiglie di lavoratrici e lavoratori. In alcuni territori del Veneto, altrettanto fondamentali per l'economia locale, vedi le colline del prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, la Regione Veneto ha investito soldi ed energie, facendole diventare Patrimonio Mondiale dell'Umanità dell'Unesco. Per il Delta non chiediamo tanto, ma almeno d'investire, attraverso le opere necessarie, al mantenimento dell'economia locale". (ANSA).