Lavoro: Cgia, autonomi -4,1% in due anni causa Covid

Veneto

"Sono i lavoratori più fragili", ma aumentano dipendenti (+1,3%)

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(ANSA) - VENEZIA, 07 MAG - Sul lavoro autonomo gli effetti economici provocati dal Covid sono stati pesantissimi: dal febbraio del 2020 al marzo di quest'anno, i lavoratori indipendenti sono diminuiti di 215 mila unità. Se due anni fa erano 5.192.000, al termine del primo trimestre di quest'anno sono scesi a 4.977.000 (-4,1%). L'elaborazione è dell'Ufficio studi della Cgia di Mestre (Venezia), su dati Istat.
    Nello stesso intervallo di tempo, invece, i lavoratori dipendenti sono aumentati di 233 mila unità, passando da 17.830.000 a 18.063.000 (+1,3%), anche se va sottolineato che la quasi totalità dell'incremento è riconducibile a persone che nel biennio sono state assunte con un contratto a termine.
    Secondo La Cgia "il deterioramento del quadro economico causato dal Covid in questi ultimi due anni ha colpito i lavoratori più fragili, quelli senza alcuna tutela, quelli privi di qualsiasi ammortizzatore sociale, vale a dire la parte più debole del nostro mercato del lavoro, ovvero gli artigiani, i piccoli commercianti, le partite Iva, tanti giovani liberi professionisti che a fronte dei ripetuti lockdown e della conseguente caduta dei consumi interni sono stati costretti a gettare definitivamente la spugna. Non è da escludere che fra coloro che hanno chiuso la propria attività, alcuni siano rientrati nel mercato del lavoro, facendosi assumere come dipendenti. (ANSA).
   

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