Biennale: Boeri firma 'Hanji House' per mostra Kwang Young

Veneto

Evento collaterale 59/ma rassegna, a Palazzo Contarini Polignac

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(ANSA) - VENEZIA, 20 APR - Porta la firma dell'architetto Stefano Boeri la "Hanji House", il padiglione introduttivo alla mostra 'Times Reimagined', evento collaterale alla 59/ma Biennale d'Arte, che ospita 40 grandi rilievi in carta di gelso, sculture e installazioni dell'artista coreano Chun Kwang Young. La mostra è a Palazzo Contarini Polignac di Venezia, visibile dal Canal Grande.
    Progettato dallo studio Stefano Boeri Architetti specificatamente per questo luogo, Hanji House è un "laboratorio multidisciplinare": Hanj è il nome che viene dato a una specifica tipologia di carta tradizionale coreana ricavata dal gelso, conosciuta anche come la "carta dei mille anni" per la sua grande resistenza. E anche lo strumento di creazione prediletto da Chun, che lo trasforma - con simbolismo storico e culturale - in creature metamorfiche che ricordano esseri viventi o scene spettacolari.
    Installata nei giardini del Palazzo, con vista sul Canal Grande, la Hanji House è una struttura architettonica in legno, che rappresenta un modello di paper-tree architecture e che, da lontano, diventa una "lanterna di luce".
    Il progetto è ispirato dall'atto, giocoso e allo stesso tempo meditativo, del piegare la carta in un numero infinito di modi. La forma ricorda infatti le antiche pratiche dell'Asia orientale di origami e tangram, oltre alle tradizionali case coreane e giapponesi, basate su una semplice modularità geometrica. In questo caso, l'oggetto è costituito dalla semplice combinazione di volumi: quattro piramidi in cima a un parallelepipedo definiscono al centro una superficie planare a forma di rombo regolare. (ANSA).
   

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