Necessario diminuire il consumo di fonti non rinnovabili
(ANSA) - VERONA, 01 MAR - Il nuovo disegno di politica agricola comune "porta a riflettere su quale sarà il ruolo della Pac nel sostegno alle produzioni agrolimentari di tutti gli stati membri. Probabilmente ci dovrà essere un ritorno ad alcuni elementi protettivi, la necessità di produrre cibo e garantire la sicurezza alimentare a tutte le popolazioni europee, però nel rispetto dell'ambiente e della necessità di diminuire gli impatti ambientali e il consumo di fonti non rinnovabili, come sono molte di quelle che garantiscono la produzione di cibo". Lo ha detto il ministro per le Politiche agricole e forestali, Stefano Patuanelli, intervenendo al Summit internazionale organizzato a Verona da Fieragricola per celebrare i 60 anni della Pac, la Politica agricola comune.
Sul fronte interno, Patuanelli ha osservato che "i problemi dell'agricoltura italiana, che sono molto complessi, ci vedono uniti come ministero e tutti gli apparati delle Regioni, che hanno competenza principale". "E' un momento di riflessione importante - ha aggiunto - e se guardo alla storia della Pac credo che si possa dividere in 4 fasi, con un occhio al futuro: la politica agricola è stata elemento di unione dell'Europa sin dalla sua fondazione, fin dal 1957 e poi dal 1962 con l'introduzione della Pac" "Quella prima fase - ha proseguito - è stata una politica protettiva, nella quale l'esigenza era di produrre cibo e garantire l'accesso a quel cibo a tutte le fasce della popolazione. Quindi una politica sui prezzi ed un sostegno agli agricoltori. Poi si è passati ad una politica incentrata più sullo sviluppo rurale e sull'attenzione ai territori. Poi, con la Riforma Fischer, uno sguardo al mercato, passando dalla produttività alla competitività. Da ultimo i tempi ambientali: la condizionalità, oggi è rafforzata da questa nuova Pac".
(ANSA).