Superbonus: Cgia, Stato spende 20 mld per lo 0,9% degli edifici

Veneto

"Medesimo importo del Reddito di cittadinanza, ma per i ricchi"

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(ANSA) - VENEZIA, 26 FEB - Con il Superbonus del 110% lo Stato dovrà farsi carico di una spesa di poco superiore a 20 miliardi di euro. Tenendo conto che in Italia sono presenti quasi 12,2 milioni di edifici residenziali, questo provvedimento ha interessato solo lo 0,9% del totale degli immobili. La stima è dell'Ufficio studi della Cgia di Mestre (Venezia), sulla base delle 107.588 asseverazioni depositate al 31 gennaio scorso.
    "Con il Superbonus - aggiunge la Cgia - è stato in pratica erogato lo stesso importo speso finora con il Reddito di cittadinanza. A differenza di quest'ultima misura, però, i vantaggi hanno interessato pochissime persone, in particolar modo facoltose, con un livello di istruzione medio-alto e con proprietà immobiliari ubicate nei centri storici delle grandi città, in particolar modo del Centronord. Insomma, è una misura molto costosa, fortemente sbilanciata a favore dei ricchi, e anche distorsiva del mercato".
    Secondo l'ufficio studi la misura non va "bocciata" per aver provocato comportamenti fraudolenti: secondo i dati dell'Agenzia delle Entrate, dei 4,4 miliardi di irregolarità riscontrate, solo 132 milioni sono ascrivibili a essa. Il Superbonus va criticato invece perché "presenta un costo in capo alla fiscalità generale spaventoso e non proporzionale al numero di edifici che vengono efficientati". Secondo gli artigiani mestrini, la soglia di detraibilità delle spese sostenute andrebbe abbassata quanto prima, ad esempio al 60-70%, anticipando il decalage stabilito dall'ultima finanziaria".
    Altro effetto del Superbonus è l'incremento delle imprese attive nel settore delle costruzioni, il cui numero complessivo è cresciuto nel 2021 di 10.699 unità (+1,4% rispetto al 2020), portando lo stock nazionale a quota 754.886. "Pare di capire - nota la Cgia - che una buona parte di queste nuove attività siano guidate da imprenditori stranieri che 'presidiano' in misura sempre più significativa questo settore, spesso abbassandone il livello di qualità ed efficienza". (ANSA).
   

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