Coldiretti: 800 agricoltori a Venezia contro i rincari

Veneto

Protesta a Forte Marghera, con trattori e animali al seguito

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(ANSA) - VENEZIA, 25 FEB - Con trattori e animali al seguito, circa 800 agricoltori hanno manifestato oggi a Mestre (Venezia) per dire basta "alle speculazioni che stanno strozzando le aziende agricole" e contro la guerra in Ucraina, che potrebbe compromettere le esportazioni agroalimentari nell'Est Europa, che lo scorso anno hanno superato un miliardo di euro.
    Sul palco allestito da Coldiretti sul piazzale antistante l'ingresso di Forte Marghera, si sono alternati allevatori, pescatori e rappresentanti delle istituzioni politiche, tra cui il presidente del Veneto, Luca Zaia, e il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, per lamentare gli effetti che potrebbero ripercuotersi sull'economia e il lavoro a causa della guerra scatenata da Putin.
    "Gli effetti del conflitto ucraino - ha ricordato il presidente di Coldiretti Venezia, Andrea Colla - rischiano di cancellare completamente il 'made in Italy' a tavola dai mercati di Mosca e Kiev, aggravando gli effetti dell'embargo deciso da Putin nel 2014 e da allora sempre prorogato, che è già costato alle esportazioni agroalimentari tricolori 1,5 miliardi negli ultimi 7 anni e mezzo".
    Colla ha quindi ricordato le grosse difficoltà del settore florovivaistico, che rischia di chiudere "da una parte a causa del Covid, con il blocco di matrimoni e festività, dall'altro a causa dei rincari su gasolio agevolato e sui costi proibitivi per il riscaldamento delle serre". A questo si aggiunge anche il problema della logistica, "perché - ha concluso - dobbiamo essere in grado di trasportare nel minor tempo possibile i nostri prodotti che sono marcescibili, e spesso arrivano a destinazione già compromessi". (ANSA).
   

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