Zaia, servirebbero 80.000 dosi al giorno
(ANSA) - VENEZIA, 01 APR - Il Veneto fa i conti con i vaccini che non ci sono, e comincia a chiudere i le porte degli hub dove finora sono state somministrate quasi un milione di dosi. Sono però solo 252.725 i cittadini che hanno completato il ciclo con i richiami, così il dato di chi è già 'protetto' dal virus resta inchiodato poco sopra il 5%.
Il governatore Luca Zaia ha indicato quello che potrebbe essere il target per la regione: "Potremmo fare 80mila vaccinazioni al giorno con il personale messo in campo - ha detto -, però ci servirebbe una fornitura di 80mila dosi al giorno". Ieri invece, pur con la macchina ormai rodata, sono state somministrate complessivamente 37.276 inoculazioni. Le scorte di vaccini, l'allarme è scattato da giorni, stentato ad arrivare. "Dalla prossima settimana in Veneto arriveranno 120mila dosi di vaccino Pfizer da destinare ai richiami, ai soggetti ultra-fragili e ai grandi anziani ancora da vaccinare" ha annunciato il direttore della sanità del Veneto, Luciano Flor, parlando quindi di "prospettive abbastanza buone", anche perchè poi saranno consegnate tra domani e sabato le scorte di Moderna ed Astrazeneca che dovevano arrivare all'inizio di questa settimana. Così, con magazzini quasi vuoti, sia l'Ulss 6 di Padova che l'Ulss 2 di Treviso, hanno comunicato la sospensione delle vaccinazioni, la prima fino al 5 aprile, la seconda fino al 6: per Padova rimarranno validi solo i richiami di chi ha già ricevuto la prima dose Pfizer, mentre sono sospesi gli appuntamenti delle vaccinazioni per gli over 80; per Treviso continueranno fino a sabato solo quelle dei nati nel 1935.
Intanto l'andamento dei contagi mostra oggi solo un piccolo rallentamento: sono 1.633 i nuovi positivi, per un totale da inizio epidemia di 384.471, e 28 i decessi, per un dato complessivo di 10.653 vittime. Frena invece la pressione sugli ospedali: 1.944 i posti letto occupati da malati Covid (+2) nei normali reparti medici, e 298 (-1) nelle terapie intensive.
Luca Zaia non è però pessimista su un possibile ritorno in area arancione: domani sarà il giorno delle valutazioni della Cabina di regia di Iss e Ministero: "i dati del Veneto non sono aggressivi e in crescita, auspico - ha detto - che ci sia una inversione di tendenza. L' Rt è a 1.12 , incidenza a 226,8 sotto la soglia del 250, le terapie intensiva sotto soglia 30. Se saranno confermate le nostre proiezioni noi auspichiamo un passaggio di colore". (ANSA).