Arrivo alla Madonna della Salute, luogo emblema della sconfitta della peste
(ANSA) - VENEZIA, 01 NOV - E' stata una una Venicemarathon simbolica, intitolata 'one for all' e unica al mondo, quella corsa domenica in tempo di epidemia. Da Stra, punto di partenza tradizionale, a Venezia, hanno corso in tre: l'ultramaratoneta azzurra Eleonora Corradini, il portacolori del Venicemarathon Running Team Gabriele Gallo e il campione paralimpico Pier Alberto Buccoliero, atleta del team di Alex Zanardi Obiettivo3. Tre alfieri scelti per rappresentare e simboleggiare tutti coloro che avrebbero voluto correre quest'anno la maratona di Venezia, ma che a causa della pandemia hanno dovuto rinunciarvi vista l'impossibilità di organizzare in tutta sicurezza un evento di massa in una situazione sanitaria d'emergenza.
I maratoneti hanno attraversato tutti i comuni coinvolti, Fiesso d'Artico, Dolo e Mira, lungo il percorso originale, per raggiungere infine la Basilica della Salute (simbolo veneziano della liberazione dalla peste) non essendo stato allestito il ponte di barche per attraversare il Canal Grande. Al termine della gara, per un totale di poco inferiore ai 42,195 km tradizionali e una durata di quattro ore, si è svolta la consegna delle medaglie celebrative; una premiazione sobria alla presenza del vicesindaco di Venezia, Andrea Tomaello, del presidente di Venicemarathon Piero Rosa Salva e di Lorenzo Cortesi, general manager della manifestazione. (ANSA).
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