Intervista alla Fenice, 'sul palcoscenico complicità e dialogo'
(ANSA) - VENEZIA, 15 GIU - "Ho avuto la fortuna di essere impaziente e curioso, e questo mi ha aiutato. Ho sempre saputo che questo del teatro è un mestiere, e i mestieri vanno fatti sul serio, bisogna avere da subito il coraggio di sporcarsi le mani". Lo ha affermato oggi il regista e scenografo Pier Luigi Pizzi, che in occasione dei suoi 90 anni è stato intervistato in diretta social dal soprintendente del Teatro La Fenice di Venezia, Fortunato Ortombina.
Pizzi ha reso omaggio al suo maestro, Giorgio Strehler, che lo scelse nel neonato Piccolo di Milano per l'allestimento del Riccardo II. "Lui mi ha scelto - ha sottolineato - e io ho avuto quel che cercavo. Mi è servito imparare il rigore e la disciplina ma anche sapere cos'è il lavoro di squadra. Quando salgo in un palcoscenico cerco la complicità di tutti, perché bisogna parlarsi, dialogare. Gli spettacoli non nascono per caso, sono belli o sono brutti, sono riusciti o non sono riusciti, ma devono essere nati secondo la spinta della qualità, del rigore", ha concluso. (ANSA).