Tullio Avoledo a Pnlegge, 'è un mondo storto, correggere rotta'

Friuli Venezia Giulia

Al festival con "Non è mai notte quando muori"

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(ANSA) - PORDENONE, 15 SET - "È un mondo storto, e credo sia il tempo di correggere la rotta". A dirlo è Tullio Avoledo, ma potrebbero tranquillamente essere parole di Sergio Stokar, il protagonista del suo romanzo "Non è mai notte quando muori" (Marsilio) presentato a Pordenonelegge. Il libro, una commistione di noir e fantascienza che si sposta in tutto il globo, è stato scritto per "superare la claustrofobia che abbiamo vissuto durante il lockdown. Volevo tornare a viaggiare". E a proposito di viaggi, l'ultimo compiuto da Avoledo prima della pandemia lo aveva portato proprio in Cina: "Le guide stampate tre mesi prima già non erano più valide: un vecchio mercato era stato trasformato in un complesso di boutique. Non sono mai stato trattato con tanta arroganza e poco rispetto come in quel paese da una persona in divisa. È una nazione moderna, evoluta, economicamente forte, ma il rapporto tra paese e cittadino - se si può parlare di cittadino - è quello di un'autocrazia". "Si rinuncia al passato, e c'è una scarsa sensibilità per esigenze base della popolazione. Quel modello purtroppo - conclude - sta diventando dominante anche qui. Io sono impegnato da anni per difendere il Tagliamento, minacciato da progetti che sono una costola della via della seta: tutto diventa piattaforma logistica, tutto diventa autostrada".
    (ANSA).
   

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