Scienza: ripensare l'evoluzione per l'Antropocene

Friuli Venezia Giulia

Renn autore opera fondamentale su conoscenza,ora anche in Italia

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(ANSA) - TRIESTE, 13 LUG - La storia umana è la storia della conoscenza e dei suoi cambiamenti, le cui tappe forse più significative sono l'evoluzione della scrittura, la rivoluzione industriale, l'origine della matematica e l'era in corso, intitolata Antropocene. E' questo l'argomento del convegno internazionale "The evolution on knowledge" che si terrà a Trieste dal 14 al 16 luglio alla Sissa (Scuola internazionale superiore di studi avanzati) e che avrà come ospite principale Jurgen Renn, uno dei più importanti storici della scienza viventi, autore di una enciclopedica opera dal titolo, appunto, "The evolution on knowledge".
    Protagonisti della tre giorni saranno inoltre il filosofo e letterato Nuccio Ordine, l'ex direttore della Sissa, Stefano Ruffo, e Hanoch Gutfreund, direttore dell' Università Ebraica di Gerusalemme.
    Il convegno affronterà la storia della scienza utilizzando strumenti e metodi di altre discipline, dalla biologia evoluzionistica alle scienze cognitive, allo scopo di un nuovo approccio alla storia e alla filosofia della scienza.
    Stefano Ruffo, che conta una amicizia di più decenni con Jurgen Renn, ne spiega il valore della sua opera. "Renn fa parte di quel filone di storici che si occupano anche della storia delle istituzioni. La scienza è tutt'uno con arte, conoscenze, cultura, dunque l'idea è che in qualche modo la scienza evolva in modo darwiniano, così come i sistemi biologici. In Renn, però, c'è un avanzamento rispetto a Thomas Kuhn. Il suo è un lavoro colossale, anche in termini di investimenti, finanziamenti, e si è materializzato in un volume che è appena uscito in Italia, pubblicato da Carocci 'L'evoluzione della conoscenza'. La tesi è che la scienza funziona come un sistema biologico, usa pezzi di conoscenza, li adatta, li ottimizza, così come funziona un muscolo, un orecchio". Un avanzamento lento, piccoli progressi e improvvisamente, un balzo: "Kuhn sostiene che la scienza lavora facendo cose normali e in certi momenti ci sono 'rivoluzioni'. Renn non è d'accordo con rivoluzioni, lui parla di 'sconquassi', dopo i quali si trovano nuovi equilibri rispetto a prima", conclude Ruffo. (ANSA).
   

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