Usa: aborto, filosofa Nancy Fraser, democrazia a brandelli

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Corte Suprema apre a rischio discriminazione razziale ed etnica

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(ANSA) - TRIESTE, 10 MAG - "Questo è un altro colpo a un sistema democratico a brandelli, macchiato non solo da razzismo strutturale di lunga data e dalla strategia di 'voter suppression', ma anche da nuove incertezze in merito a se i risultati delle elezioni saranno rispettati e se i trasferimenti di potere si effettueranno pacificamente". E' il commento della filosofa e teorica femminista Nancy Fraser in merito alla notizia della bozza della Corte Suprema per revocare la Roe v.
    Wade, ossia il diritto all'aborto negli Stati Uniti. La filosofa si è espressa in questo nel discorso che ha tenuto in occasione del Premio Nonino che le è stato conferito come a "un Maestro del nostro tempo 2022".
    Fraser ha parlato di "notizie scioccanti", di una "rivelazione" che "ha invalidato la pretesa della Corte di essere al di sopra della politica e ha messo in discussione la sua legittimità". La "debacle", però, però si "estende anche a un livello più profondo. Se porterà indietro l'orologio sui diritti delle donne - riflette la filosofa - la Corte aprirà la strada ad altre inversioni di rotta - sui diritti LGBTQ+ e trans, sulla discriminazione razziale, etnica e di genere, e sulle libertà civili più in generale", diritti che "hanno lo scopo di proteggere l'autonomia personale e la libertà uguale per tutti". Diritti la cui storia Fraser fa risalire "all'epoca medievale" e alla "Coniuratio" delle città stato italiane.
    Queste notizie, insieme con quelle provenienti "dalla Russia e dall'Europa dell'Est", colpiscono per la "fragilità delle nostre libertà e dalla possibilità, fin troppo reale, di perderle". (ANSA).
   

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