Per sviluppo marittimo Paese. Trieste dimostra che è possibile
(ANSA) - TRIESTE, 14 DIC - "Non basta la geografia a garantire automaticamente un ruolo e una leadership", ma "è un vantaggio, a patto di costruire politiche capaci di assumerla come elemento dirimente e valore aggiunto. Quella che amiamo definire centralità mediterranea" del nostro Paese, "ci vedrà protagonisti solo se favoriti e accompagnati da tutti gli attori della filiera istituzionale ed economica attraverso un 'patto del mare', che consenta di sviluppare appieno realisticamente tutte le potenzialità della vocazione marittima del paese e consolidare il nostro sistema portuale nell'ambito della competizione logistica globale". Lo ha affermato la viceministra alle infrastrutture e mobilità sostenibili, Teresa Bellanova, intervenendo in collegamento all'incontro 'Lo sviluppo del Paese passa dal buon lavoro e dai trasporti', organizzato a Trieste dalla Uiltrasporti Friuli Venezia Giulia.
"Trieste ci dimostra costantemente - ha osservato la viceministra - che questo è possibile". E' quindi "necessario far funzionare e focalizzare locazioni specifiche dei singoli porti, ma anche le necessarie e opportune integrazioni, un lavoro da condividere con i diretti interessati. Non a caso per me 'cluster' è una parola chiave: passa anche da qui il passo avanti che siamo chiamati a fare per realizzare quella strategia di sistema disegnata dalla riforma: esaltare le sinergie pubblico private, rafforzare il nostro sistema portuale, anche nella sua capacità di affermarsi come modello per promuovere occupazione qualificata giovanile e femminile".
Riferendosi al Porto di Trieste, Bellanova ha ricordato che sono oltre 416 i milioni destinati dal Pnrr. E oltre al Piano, "per il riposizionamento globale del Paese", "abbiamo al nostro arco frecce ulteriori, come il regime internazionale dei punti franchi di Trieste. Questa specificità doganale è un valore aggiunto per la regione e il Paese". (ANSA).