Cop26: Giorgi,agire con gradualità ma subito su emissioni

Friuli Venezia Giulia

Altrimenti traguardo difficile. Da Cop26 tante promesse

(ANSA) - TRIESTE, 10 NOV - "Non vale ridurre le emissioni a ridosso dell'obiettivo 2050, così è un mantra fallace. Bisogna invece agire da subito. Perché conta la traiettoria con cui si arriverà al 2050, altrimenti sarà più difficile il traguardo".
    Lo ha detto il climatologo Premio Nobel Filippo Giorgi all'incontro "COP26: da Glasgow al Friuli Venezia Giulia, gli effetti del cambiamento climatico sul nostro mare", organizzato da Regione Fvg assieme ad Arpa Fvg e Ogs a Trieste alla presenza dell'assessore regionale alla Difesa dell'Ambiente Fabio Scoccimarro.
    L'obiettivo quindi, secondo il responsabile della Sezione di Fisica della Terra del Centro Internazionale di Fisica Teorica, va attuato gradualmente, il che vuol dire ridurre ad esempio "del 3% all'anno le emissioni: così rispetteremmo l'Accordo di Parigi", specifica l'esperto, che si definisce abbastanza pessimista nei confronti del documento che uscirà da Glasgow: "Sono tante promesse - ha detto a margine dell'incontro - che abbiamo già visto in passato e che non sono state mantenute.
    Servono impegni maggiori che devono essere attuati da tutti i Paesi, in primis India, Cina e Russia, che dovranno mettere in atto politiche di green economy". Giorgi ha anche snocciolato alcune soluzioni per andare incontro al cambiamento climatico riducendo le emissioni di gas serra: "Decarbonizzare ed elettrificare il sistema energetico, premere l'acceleratore su un'economia circolare e a chilometro zero, ridurre gli sprechi alimentari e gli allevamenti intensivi oltre a progettare la riforestazione e prima ancora sarebbe cosa buona bloccare la deforestazione". (ANSA).
   

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