Demanio:tutelare 1550 strutture difensive Fvg,siglata intesa

Friuli Venezia Giulia
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Risalenti a conflitti 900. Attivato Comitato per loro recupero

(ANSA) - TRIESTE, 25 OTT - Fortificazioni e bunker costruiti nel periodo che va dal regime fascista fino alla Guerra fredda.
    In totale sono 1.550 le strutture difensive risalenti ai conflitti del '900, rimaste in disuso sul territorio del Friuli Venezia Giulia, sul confine orientale, e ora oggetto di recupero attraverso un protocollo di valorizzazione del patrimonio, siglato oggi nel palazzo della Regione Fvg.
    L'ente è risultato firmatario assieme ad Agenzia del Demanio, Direzione dei lavori e del demanio della Difesa, Ministero della Cultura e Università di Trieste e Udine. Si tratta del primo passo per la promozione di un ampio lavoro di studio, conservazione e tutela in chiave turistica e culturale con l'incentivazione del partenariato pubblico-privato, sul modello di pratiche virtuose già sperimentate in altri contesti dell'Unione Europea.
    Per l'attuazione dell'intesa è stato attivato un Comitato operativo. Le due università si occuperanno di supportare il progetto sotto il profilo di "ricerca e progettazione urbanistica per fornire delle proposte di utilizzo che siano coerenti, non uno spezzatino, su cui lavorare e vedere le compatibilità economiche che si possono attivare anche in prospettiva del Pnrr", ha sottolineato il rettore dell'ateneo giuliano Roberto Di Lenarda.
    "Grazie a questo protocollo - ha spiegato l'assessore Fvg al Demanio, Sebastiano Callari - iniziamo un percorso per recuperare delle strutture in disuso che dobbiamo rivitalizzare, trasformandole in una straordinaria occasione di sviluppo. I giovani devono sapere che non si tratta di ruderi da abbandonare ma testimoni della nostra storia". (ANSA).
   

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