Sindaco Gemona, 6 maggio scolpito nella storia
(ANSA) - UDINE, 06 MAG - "Chiuse in macchina venivamo letteralmente sconquassate da una forza bruta" improvvisa, travolgente. Poi più nulla, solo le grida della gente ed una foschia fittissima, di colore arancione, quello dei mattoni." "Mi ricordo la polvere che subito ci avvolse e che penetrava nel naso, nella bocca, tra i vestiti, fra i capelli". Sono alcuni dei dei ricordi del sisma del 6 maggio 1976 che provocò quasi mille vittime e distruzioni gravissime, comparsi oggi sul gruppo Facebook "Sei di Gemona", dove sono in molti a ritornare con la memoria ai giorni del terremoto di 45 anni fa.
"Mai dismenteà", non dimenticare, scrive un altro utente postando la foto del centro di Gemona raso al suolo dopo la seconda scossa, nel settembre 1976. "Impossibile dimenticare...un mandi alla vecchia Gemona", "momenti indimenticabili per tutta la vita, mai mai dimenticherò", "chi l'ha provato non può scordare" il sisma e le vittime.
Il 6 maggio 1976 rimarrà una data "per sempre scolpita nella storia di Gemona e del Friuli". Lo scrive su Facebook il sindaco di Gemona del Friuli (Udine), Roberto Revelant. "Oggi - continua Revelant - ricordiamo le vittime di quel catastrofico terremoto, non dimenticandoci nemmeno di quello che è accaduto dopo: i soccorsi, la solidarietà e la ricostruzione. I friulani hanno sempre dimostrato di saper trovare la forza di reagire e ripartire anche quando viene a mancare ogni certezza." "Il nostro compito - conclude Revelant - è di trasmettere ai nostri figli ed ai nostri nipoti tale eredità. Solo così nessuno sarà mai dimenticato ed onoreremo lo straordinario lavoro di chi ci ha preceduto". (ANSA).