Produzione a 2,5 milioni (-1,2%), lieve calo export (-6%)
(ANSA) - SAN DANIELE DEL FRIULI, 16 MAR - Un 2020 in linea con il 2019, nonostante la pandemia, quello riguardante il mercato del Prosciutto di San Daniele, che conferma le attese del comparto alimentare. Nonostante una lieve flessione dell'export (-6%), il prodotto si è confermato come uno dei principali protagonisti del settore alimentare italiano.
La produzione totale del Prosciutto di San Daniele DOP nel 2020 è stata di 2,5 milioni di cosce avviate alla lavorazione (-1,2%), provenienti dai 54 macelli che trasformano la materia prima fornita dai 3.641 allevamenti italiani autorizzati. Della produzione totale, la quota del 18% è stata destinata al mercato estero; il restante 82 al consumo interno. Il fatturato totale ha raggiunto i 310 milioni di euro. Lo rende il Consorzio del Prosciutto di San Daniele.
Pur registrando la flessione nelle vendite all'estero, causata dalla pandemia in corso che ha ridotto le esportazioni, i dati testimoniano il riconoscimento mondiale del San Daniele DOP, attestando le vendite a un totale di circa 4 milioni di chilogrammi di prodotto indirizzato al mercato extra Italia. Il 57% delle quote totali è stato destinato all'Unione Europea. Le quote più rilevanti per l'esportazione confermano, in ordine: la Francia con il 26,1% del mercato, gli Stati Uniti con il 16,5%, la Germania con il 15,3% e, ultimo paese in doppia cifra, l'Australia con il 12,3%. Seguono il Belgio (6,1%), la Svizzera (5,7%), l'Austria (2,2%) e in misura inferiore Brasile, Canada, Giappone, Regno Unito, Lussemburgo e Olanda.
Segnali di apprezzamento arrivano anche dalla crescita dei mercati dell'est Europa. Si registra infatti un positivo incremento, rispetto allo scorso anno, in Romania (+194%), Polonia (+82%), Slovenia (+49%), Ucraina (+46%) e Repubblica Ceca (+15%). Il totale della produzione delle vaschette di pre-affettato registra un trend in costante crescita con oltre 21,3 milioni di vaschette certificate, pari a 398.968 prosciutti, per un totale di oltre 1,85 milioni di kg. Di queste il 22% è stato destinato all'estero. (ANSA).